Rapporti di lavoro

Sportelli «dedicati» nei centri per l’impiego

di Giampiero Falasca

I servizi per l’impiego aprono le porte - almeno nelle intenzioni del legislatore - ai lavoratori autonomi. La norma cerca di stimolare la costruzione di un sistema di servizi per l’impiego personalizzato in relazione ai fabbisogni specifici che possono avere i lavoratori autonomi.

Per ottenere questo risultato, la norma stabilisce l’obbligo per i centri per di dotarsi, in ogni sede aperta al pubblico, di uno sportello dedicato al lavoro autonomo, cui dovrà essere affidato il compito di raccogliere le domande e le offerte di lavoro autonomo.

Tale impegno non dovrà essere assolto solo dagli sportelli pubblici, ma anche dagli organismi (anche privati) che lavorano per conto della pubblica amministrazione, in regime di accreditamento.

La norma stabilisce, inoltre, l’obbligo per gli stessi operatori (centri per l’impiego e soggetti accreditati) di fornire informazioni ai professionisti e alle imprese che ne facciano richiesta in merito alle offerte di lavoro esistenti nel mercato.

Lo spettro di servizi che dovrà essere offerto non riguarda solo la ricerca di lavoro. Gli operatori dovranno, infatti, anche dare informazioni relative alle procedure per l’avvio di attività autonome, per l’accesso al credito, alle agevolazioni pubbliche nazionali e locali e alle commesse e agli appalti pubblici.

Con riferimento a questo ultimo aspetto, la norma va letta in combinazione con l’obbligo per le amministrazioni pubbliche nazionali e locali di promuovere, in qualità di stazioni appaltanti, la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici per la prestazione di servizi o ai bandi per l’assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca, in particolare favorendo il loro accesso alle informazioni relative alle gare pubbliche, e la loro partecipazione alle procedure di aggiudicazione.

Gran parte di questi impegni riproduce obblighi già esistenti nelle norme previgenti; la scelta del legislatore di ribadire e rilanciare queste attività può tuttavia essere positiva, se servirà a rilanciare il lavoro (mai avviato) di costruzione di un sistema efficiente di servizi anche per i lavoratori autonomi.

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