Rapporto di lavoro
Collaborazioni, il filo sottile dell’attività coordinata
di Adalberto Perulli
Il Jobs act, con l’introduzione del lavoro “coordinato” dal committente (articolo 2, comma 1, del dlgs n. 81/2015) e la conferma delle collaborazione coordinate e continuative senza progetto (ormai abrogato) ha creato un nuovo rompicapo per i giuristi del lavoro: come distinguere una prestazione continuativa “organizzata” da una prestazione continuativa “coordinata”? La soluzione del rompicapo è di primaria importanza perché le collaborazioni “organizzate” vengono disciplinate dalle norme sul rapporto di lavoro subordinato, mentre le co.co.co. rimangono saldamente attratte nel ...
Il Quotidiano del Lavoro è il nuovo strumento di informazione e formazione dedicato ai professionisti del lavoro.
Sei un nuovo cliente?
Per continuare a consultarlo in maniera gratuita* per quattro settimane attiva subito la promozione.
* È possibile attivare la promozione una sola volta