Determinato il valore del Tfr di luglio
A
L’indice Istat per luglio è, pari a 101,0. A partire dai dati di gennaio 2016 la base di riferimento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati è il 2015 (la base precedente era 2010 = 100). La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2016, su cui si calcola il 75%, è 0,697906. Pertanto il 75% è 0,523430. A giugno il tasso fisso è pari ad 0,875 . Sommando quindi il 75% (0,523430) più il tasso fisso (0,875), si ottiene il coefficiente di rivalutazione pari a 1,398430
In caso di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull’intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l’erogazione viene effettuata. Per il resto dell’anno l’aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell’anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro.
Non è soggetta a rivalutazione la quota di Tfr versata dai lavoratori ai Fondi di previdenza complementare. Va invece rivalutata a cura del datore di lavoro la quota di Tfr maturata dal dipendente di una azienda con almeno 50 dipendenti, che non ha aderito alla previdenza complementare.
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di Camilla Fino e Pietro Fino