Rapporto di lavoro
Contributo addizionale NASPI, attività turistica
di Josef Tschoell
LA DOMANDA Per i lavoratori a termine che svolgono attività stagionali di cui al dpr 1525/1963 è previsto l'esonero dal contributo addizionale Naspi (1,40%); il dpr ricomprende le "Attività svolte in colonie montane, marine e curative e attività esercitate dalle AZIENDE TURISTICHE, che abbiano, nell'anno solare, un periodo di inattività non inferiore a settanta giorni continuativi o a centoventi giorni non continuativi". Chiediamo pertanto se un'attività di sola ristorazione (la quale rispetta i limiti di periodi di inattività previsti dal dpr) esercitata in una località turistica in prossimità di un lago, può essere considerata, alla luce della normativa vigente, "azienda turistica" e dunque non versare il contributo addizionale Naspi? Grazie
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