Rapporti di lavoro

Autorizzazione sprint per le videocamere collegate all'antifurto

di Luigi Caiazza e Roberto Caiazza


Tempi più rapidi per ottenere l'autorizzazione a utilizzare impianti di allarme o antifurto dotati di videocamere o fotocamere.
Lo afferma l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) con lettera circolare protocollo numero 299 di ieri con la quale vengono fornite indicazioni operative agli ispettorati territoriali allorché debbano istruire le richieste di autorizzazione per le imprese che intendano installare tali impianti muniti di videocamere o fotocamere che si attivano automaticamente solo in caso di intrusione da parte di terzi all'interno dei luoghi di lavoro.
Nella fattispecie, puntualizza la nota, si verificano le condizioni previste dall'articolo 4, comma 1, della legge 300/1970 (statuto dei lavoratori), come sostituito e successivamente modificato, rispettivamente, dall'articolo 23, comma 1, del Dlgs 151/2015 e dall'articolo 5, comma 2, del Dlgs 183/2016, il quale si riferisce a impianti finalizzati alla tutela del patrimonio aziendale.
Verificandosi tale fattispecie gli impianti sono assoggettati alla preventiva procedura di accordo con le rappresentanze sindacali aziendali ovvero, in mancanza di tale accordo, di autorizzazione dell'Inl.
La lettera circolare puntualizza che qualora le videocamere o fotocamere si attivino esclusivamente con l'impianto di allarme inserito, e non esistendo alcuna possibilità intenzionale di controllo sul personale, non vengono ravvisati oggettivi motivi ostativi al rilascio dell'autorizzazione.
Per far fronte all'evidente esigenza di celerità nell'attivazione di tali impianti, l'Inl suggerisce di rilasciare il provvedimento autorizzatorio in tempi assolutamente rapidi, stante l'inesistenza di qualunque valutazione istruttoria, il che potrebbe anche tradursi nel rilascio del provvedimento richiesto mediante il solo esame della documentazione allegata all'istanza, non necessitando l'accertamento sul posto.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©