Rapporti di lavoro

Uniemens «agricolo» inviabile da più soggetti

di Roberto Caponi

L'Inps ha fornito ulteriori indicazioni operative per gestire il passaggio, nell'ambito del settore agricolo, dal sistema di denuncia trimestrale degli operai agricoli (modello Dmag) al sistema di denuncia mensile (modello Uniemens Posagri), previsto a decorrere dal 1° gennaio 2018 dalla legge 199/2016.
Questa volta l'istituto previdenziale – con messaggio 4921/2017 – si sofferma sui soggetti che saranno abilitati alla trasmissione delle nuove denunce mensili e alla gestione delle altre funzioni telematiche connesse. Per quanto riguarda i datori di lavoro agricolo che effettuano direttamente gli adempimenti contributivi (impresa individuale o società), il messaggio chiarisce che saranno abilitati automaticamente alla trasmissione dell'Uniemens tutti i soggetti oggi presenti nel sistema di “gestione deleghe” del settore agricolo, previa verifica negli archivi anagrafici dell'istituto.

Tali soggetti dovranno essere in possesso di un Pin aziende (non essendo sufficiente il Pin del cittadino) che viene rilasciato dalla sede Inps territorialmente competente. Per quanto riguarda invece gli intermediari, l'Inps distingue a seconda che si tratti di liberi professionisti o di associazioni di categoria. Nel primo caso (consulenti del lavoro, avvocati, dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali) l'istituto effettuerà la trasmigrazione di tutti i soggetti già presenti sul sistema in uso nel settore agricolo (Dmag) al nuovo sistema di trasmissione delle denunce mensili (Uniemens Posagri), previa verifica dell'iscrizione al corrispondente albo in corso di validità (da sottolineare al riguardo che limitatamente agli adempimenti previdenziali dei datori di lavoro agricolo possono essere abilitati in qualità di intermediari anche i soggetti iscritti agli Albi dei periti agrari e periti agrari laureati; agrotecnici ed agrotecnici laureati; dottori agronomi e forestali).
Nel secondo caso (associazioni di categoria del settore agricolo) l'abilitazione avverrà esclusivamente sulla base di un censimento delle strutture territoriali effettuato da ciascuna organizzazione agricola a livello nazionale che provvederà a comunicarlo alla direzione generale dell'Inps.

Continua dunque il cammino verso il nuovo sistema operativo, che rappresenta una svolta epocale per l'agricoltura. Comprensibile dunque che ci sia una certa preoccupazione da parte del mondo produttivo e del lavoro agricolo, poiché dalla corretta funzionalità del sistema di denunce dipende la compilazione degli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli (presupposto indispensabile per il diritto alle prestazioni previdenziali e assistenziali di tale categoria di dipendenti) e la tariffazione e riscossione dei contributi agricoli unificati di legge e contrattuali.
Al riguardo anche il Parlamento sembra sensibile al tema e sta discutendo, nell'ambito del disegno di legge di bilancio 2018 (che contiene disposizioni in materia di proroga termini), un possibile differimento dell'entrata in vigore della disposizione al 2019, in modo che tutti gli attori interessati possano avere il tempo necessario per mettere a punto le nuove procedure e sperimentare la loro funzionalità ed efficacia.

Messaggio inps 4921

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