Rapporti di lavoro

Tutte le novità del 2018 per il lavoro e la previdenza

di Pietro Gremigni

Con l’inizio del 2018 è scattato il nuovo calendario per gli uffici paga e di gestione del personale a seguito dell'entrata in vigore di nuove regole, costi o benefici legati sia ai rapporti di lavoro subordinati, autonomi e/o di collaborazione, sia agli istituti previdenziali e assistenziali.
Vediamo di tracciare un quadro riepilogativo, tenendo conto soltanto in parte delle novità previste dalla nuova legge di bilancio, di cui daremo conto successivamente, in particolare per ciò che riguarda i nuovi sgravi contributivi sulle assunzioni.

Disabili - Dal 1° gennaio 2018 scatta l'obbligo per i datori di lavoro di minori dimensioni (da 15 a 35 dipendenti) di occupare un lavoratore disabile a prescindere dall'avere effettuato una nuova assunzione, presentando la richiesta agli uffici competenti entro 60 giorni dalla scopertura (Min. Lav., nota 23.1.2017 - art. 3, D.Lgs. 151/2015). Pertanto per le predette imprese che al 1° gennaio 2018 si trovino scoperte del disabile dovranno preentare la relativa richiesta agli uffici competenti entro il 2 marzo 2018.

Privacy - Dal 25 maggio 2018 entrerà in vigore il nuovo regolamento UE 2016/679 in materia di privacy, rispetto al quale è stato presentato un disegno di legge in parlamento che adegui l'attuale legislazione alle rilevanti novità come ad es.:
-l'individuazione e la nomina dei contitolari e dei responsabili dei trattamenti;
-il nuovo registro dei trattamenti personali;
-la gestione della sicurezza dei dati;
-l'informativa e il consenso.

Tfr in busta paga - Scade col prossimo 30 giugno 2018 la facoltà di chiedere al datore di lavoro l'erogazione del TFR in busta paga, da parte dei lavoratori dipendenti del settore privato di aziende non in crisi o in procedura concorsuale, con esclusione dei lavoratori domestici e dei lavoratori del settore agricolo, che abbiano un rapporto di lavoro in essere da almeno 6 mesi presso il medesimo datore di lavoro (art. 1 commi da 24 a 36 della legge 190/2014).

Congedi di pat ernità - Dal 2018 passano da due a quattro i giorni di congedo di paternità obbligatori che appunto il padre lavoratore può chiedere al proprio datore di lavoro (art. 1 c. 354 legge 232/2016 . INPS mess. 828/2017).
Tali giorni di congedo obbligatorio sono fruibili come diritto autonomo del padre, anche in via non continuativa, entro i cinque mesi di vita o dall'ingresso in famiglia o in Italia (in caso di adozione/affidamento nazionale o internazionale) del minore.
Inoltre sempre dal 2018 il padre lavoratore dipendente può astenersi per un periodo ulteriore di un giorno previo accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest'ultima.
Per le predette assenze è riconosciuto un trattamento economico nella misura pari al 100% della retribuzione a carico INPS; non è richiesta alcuna anzianità contributiva pregressa ai fini dell'accreditamento dei contributi figurativi per il diritto alla pensione e per la determinazione della misura stessa.
L'indennità è anticipata dal datore di lavoro e successivamente conguagliata con i contributi INPS.

Cigs per crisi aziendale - La possibilità di chiedere una proorga alla CIGS per crisi aziendale, previo accordo sindacale stipulato in sede governativa, dal 2018 passa, come limite di durata massima da 9 mesi a 6 mesi (DM 25 marzo 2016 Min. lavoro circ. 22/2016).

Fondo di integrazione salariale (FIS) - Le prestazioni che possono essere richieste al FIS da parte dei datori di lavoro non soggetti alla Cassa integrazione (ordinaria e straordinaria), con più di 5 dipendenti e non aderenti ad un Fondo di solidarietà negoziale, è vincolata, dal 2018, a otto volte l'ammontare dei contributi ordinari dovuti dalla singola azienda (rispetto a dici volte del 2017).

Contributi alla gestione separata - Dal 2018 la contribuzione previdenziale dovuta dai collaboratori (compresi gli amministratori) iscritti alla gestione separata, privi di altra forma di previdenza obbligatoria, passa dal 32% al 33%.
Resta ferma al 25% per i professionisti e al 24% per coloro (professionisti e collaboratori) con altra forma di previdenza o pensionati.

Contributi artigiani e commercianti - Dal 2018 l'aliquota pensionistica per artigiani e commercianti iscritti alle rispettive gestioni INPS arriverà a regime al valore del 24% come previsto dall'art. 24 c. 22 della legge 214/2011.

Contributi agricoli - La denuncia della manodopera occupata in agricoltura (DMAG) a partire da gennaio 2018, avverrà con cadenza mensile e sarà canalizzata nel sistema UNIEMENS (INPS mess. 3842/2017 – 4921/2017).
Contributi Enasarco – Dal 2018 l'aliquota complessiva dovuta all'Enasarco per i contratti di agenzia sale al 16% da ripartire in parti uguali ra agente e impresa preponente.

Contributi dirigenti terziario - Il contributo al Fondo Mario Negri dovuto dal datore id lavoro in relazione ai dirigenti del terziario sale dal 2018 al 14,46% (dal 14,18%).

Nuovi sgravi - La legge di bilancio 2018 in corso di approvazione prevede una serie di sgravi, in alcuni casi limitati al sud e al settore agricolo e nel terzo caso generalizzati su tutto il territorio nazionale ma limitato ai giovani che, a regime sono coloro che non hanno compiuto 30 anni di età, mentre per il solo 2018 il limite sale a 35 anni di età.
Lo sgravio sarà verosimilmente del 50% con un tetto massimo, durerà 3 anni e riguarderà le sole assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato con lo stesso datore o con altro datori di lavoro. L'assunzione di giovani che hanno svolto alternanza scuola-lavoro con lo stesso datore comporta l'esonero totale contributivo entro un tetto massimo.

Previdenza - Anche il 2018 segnerà una serie di novità rilevanti in materia pensionistica in attesa di vedere per il 2019 l'entità e la platea dell'effetto speranza di vita.
Vediamo le principali novità tenendo conto che tutte le prestazioni e i valori di riferimento per il pagamento delle pensioni saranno rivalutati dell'1,1%:
-l'età pensionabile si allinea per tutti a 66 anni e 7 mesi, con incremento per le lavoratrici subordinate di 1 anno e pe quelle autonome di 5 mesi rispetto al 2017;
-nel settore dello spettacolo scatta un anno di adeguamento in più per le lavoratrici di alcuni settori come gli attori e i cantanti;
-Per i diritto all'assegno sociale occorre avere 66 anni e 7 mesi e non 65 anni e 7 mesi;
-va a regime la tempistica per la domanda di accesso al beneficio dei lavori usuranti, domanda che dovrà essere presentata anticipatamente entro il 1° maggio 2018 per coloro che maturano i requisiti ridotti nel 2019;
-le pensioni dell'Inps saranno liquidate nel secondo giorno bancabile di ciascun mese (e non più dal primo giorno), o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile (novità da confermare in attesa della legge di bilancio 2018).

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