Rapporti di lavoro

Quel doppio record del Lazio: indennità raddoppiata e al top

di Valeria Uva

Importo raddoppiato e al top in tutta Italia per l’indennità di tirocinio nel Lazio. In un colpo solo, la Regione ha messo a segno un doppio record: dal 1° ottobre 2017, data di entrata in vigore delle nuove regole per i tirocini extracurriculari, l’indennità riconosciuta ai tirocinanti è raddoppiata rispetto ai 400 euro della precedente edizione. E, al tempo stesso, il Lazio è diventata per questo la Regione più generosa d’Italia.

Solo per i tirocini riservati a disabili gli 800 euro sono a carico della Regione, grazie a un bando cofinanziato dalla Ue di sei milioni che può arrivare a coprire fino a 12 mesi. Per gli altri soggetti a pagare è l’impresa ospitante. Allo stesso tempo la Regione ha scelto di limitare la durata: massimo sei mesi, eventuali proroghe comprese.

Il messaggio è chiaro: «Vogliamo che il tirocinio sia di qualità e dunque le imprese devono essere disposte a investire», spiega l’assessore al Lavoro della Giunta Zingaretti, Lucia Valente, che non teme ripercussioni sul numero dei tirocini: «Abbiamo concertato tutte le nuove regole con imprese e sindacati», precisa. L’idea è nata analizzando numeri e caratteristiche dei “vecchi” stage: dal 2013 al 2017, anche grazie a Garanzia Giovani, nel Lazio sono stati oltre 160mila i rapporti formativi avviati, di cui 35mila solo fino a metà dicembre scorso. La formula è stata scelta in ogni settore, compresi magazzini, supermercati e negozi. Ora le nuove linee guida hanno ampliato la platea dei tirocinanti a tutti gli adulti disoccupati. «A questo punto - commenta Valente - era impensabile offrire a persone da anni nel mondo del lavoro tirocini fino a un anno a 400 euro al mese».

La Regione ha fissato un tetto anche al numero di «allievi» presenti in ogni azienda in rapporto ai dipendenti: chi ne ha da zero a cinque può ospitarne uno solo, due con dipendenti compresi tra sei e 20 e fino al 10% della forza lavoro se si è oltre i 20. Ma sono previste premialità che consentono di superare i tetti se nei due anni precedenti alcuni tirocini sono stati trasformati in contratto a tempo determinato (non necessariamente fino a sei mesi come prevedono le linee guida nazionali). In questi casi è previsto anche il bonus assunzionale di 8mila euro che la Regione riconosce all’impresa.

Le nuove modalità di stage (indicate nella delibera 533/2017) sono in vigore da poco più di due mesi e si applicano ai progetti formativi avviati dopo il 1° ottobre. Al momento la Regione non ha ancora avviato un monitoraggio per valutarne l’effetto.

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