Rapporti di lavoro

Corsia veloce per la proroga della riforma del Terzo settore

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Un disegno di legge leggero di appena due articoli (compresa l’entrata in vigore) in grado di viaggiare su una corsia ultraveloce per spostare in avanti di altri sei mesi il termine per adottare i correttivi al Codice del Terzo settore (Dlgs 117/2017). È la carta che prova a giocare il Senato con una proposta (atto 604) di iniziativa di Massimiliano Romeo cofirmata da Stefano Patuanelli, rispettivamente capigruppo di Lega e Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama. Il Ddl porterebbe a inizio febbraio la scadenza per l’adozione dei correttivi attualmente fissata al 2 agosto (12 mesi dall’entrata in vigore del Codice). I tempi, quindi, sono strettissimi, anche perché c’è già un primo decreto correttivo “consegnato” al Parlamento dal Governo Gentiloni il 21 marzo scorso e che deve completare ancora l’iter dei pareri parlamentari. Per questo il Ddl punta ad avere un iter iperaccelerato. Ieri è stato esaminato in sede referente dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama ed è stato già fissato per oggi alle 18 il termine per la presentazione degli emendamenti. Se tutto andrà liscio, il testo potrebbe arrivare subito in Aula per poi ottenere il definitivo via libera da Montecitorio. «Si tratta di una corsa contro il tempo per completare la riforma del Terzo settore. Il tentativo è quello di cercare di ottenere qualche mese in più e definire i tasselli mancanti» spiega Massimiliano Romeo al Sole 24 Ore. Il tutto cercando di «ascoltare e accogliere le sollecitazioni che ci stanno arrivando proprio dalle rappresentanze del mondo del Terzo settore».

Uno strumento che potrebbe consentire anche di raccogliere tutto il consenso necessario intorno ai correttivi, visto che come recita la relazione illustrativa al Ddl «le modifiche al codice del Terzo settore non hanno registrato l’intesa in Conferenza unificata».

L’approvazione del disegno di legge non preclude comunque l’espressione dei pareri sullo schema di decreto correttivo già all’esame delle commissioni parlamentari. A tal proposito, i rappresentanti del mondo del non profit auspicano che l’iter venga concluso quanto prima. Il Forum del Terzo settore , che sul proprio sito web presenta addirittura un conto alla rovescia verso la scadenza del 2 agosto, sottolinea attraverso la presidente Claudia Fiaschi, «l’importanza di un primo correttivo che intervenga sulle principali criticità applicative riscontrate dagli enti nel corso degli ultimi mesi». Ma si pone anche un’altra questione che riguarda da vicino sia gli enti che i professionisti che li assistono. A questo punto, prosegue la Fiaschi, «è necessaria una proroga di sei mesi per l’adeguamento degli statuti fissati oggi a febbraio 2019 ma non ci sono i parametri per prendere le principali decisioni». Una soluzione che consentirebbe di spostare tra fine luglio e i primissimi giorni di agosto 2019 la scadenza «andando così a configurare un allineamento con i termini ordinariamente previsti per la convocazione delle assemblee» in vista dei principali adempimenti a cui far fronte.

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