Rapporti di lavoro

Portinaio in uniforme con cambi pagati

di Vincenzo Di Domenico

In alcuni condomìni i dipendenti hanno l’obbligo contrattuale di indossare la divisa. Se il servizio di portineria è attivo dalle 7, significa che il portiere deve presentarsi per quell’ora nel gabbiotto. Il tempo precedente, utilizzato per indossare la divisa ed essere puntuale sul posto di lavoro, andrà retribuito, così come il tempo impiegato alla sera per togliere gli indumenti da lavoro. Lo ha chiarito anche il Tribunale di Milano, con la sentenza 1660/2016, e la Cassazione con la sentenza 1352/2016.

Il principio della retribuzione per il cosiddetto “tempo-tuta” è valido a prescindere dalle ragioni per cui il lavoratore indossa l’uniforme, quindi è legittimo anche per il portiere che, a differenza di cuochi o infermieri, non porta la divisa per ragioni di igiene, ma per questioni di prestigio o di consuetudine dello stabile.

Una precisazione va fatta però: il tempo necessario per vestire e togliere la divisa va retribuito solo se il datore di lavoro impone al lavoratore di cambiarsi sul luogo di lavoro; al contrario, non va pagato se al lavoratore è data facoltà di scelta sul tempo e sul luogo ove indossare l’abbigliamento: cosa che, quindi, può avvenire anche a casa, al posto dei vestiti abituali.

La divisa può essere imposta?

Nel caso in cui il dipendente abbia contatti con il pubblico – come avviene per il portiere – può avere senso l’uso della divisa: non si tratta certamente di una situazione in cui il datore voglia imporre una sua specifica preferenza (si pensi, al contrario, a un datore che imponga ai propri impiegati non addetti a rapporti con il pubblico di non portare i capelli lunghi). Il consiglio, in tal caso, è di inserire la specifica dell’uso della divisa nel contratto di assunzione, così da evitare incomprensioni successive con il lavoratore. È buona regola che il datore di lavoro – quindi il condominio – rimborsi i costi della lavanderia. Sebbene nella pratica difficilmente capita, sarebbe compito del datore e non del lavoratore, garantire il lavaggio di quanto in dotazione: non solo per quanto concerne la prima consegna, ma per tutto il periodo della prestazione lavorativa.

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