Rapporti di lavoro

In Gazzetta le modalità formative per gli addetti ai CAF

di Antonio Carlo Scacco

Nella Gazzetta Ufficiale del 20 dicembre è stato pubblicato il decreto 6 dicembre 2018 del Ministero delle Finanze fin che disciplina le modalità formative necessarie per lo svolgimento delle attività di assistenza fiscale.

Il provvedimento, già previsto dal decreto 31 maggio 1999, n. 164 (articolo 7), si rivolge agli operatori dei CAF dipendenti e pensionati con espressa esclusione degli iscritti nell'albo dei consulenti del lavoro e dei dottori commercialisti ed esperti contabili nonché degli iscritti, al 30 settembre 1993, nei vecchi ruoli dei periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio. In ogni CAF o sua sede è prevista la redazione di un piano annuale delle attività formative da svolgere in relazione al successivo periodo di assistenza fiscale. Il piano è curato da un apposito coordinatore della formazione in accordo col RAF, ossia il responsabile dell'assistenza fiscale, e comprende attività formative, ossia dirette all'acquisizione di competenze specialistiche e di conoscenze scientifiche e tecniche indispensabili al corretto svolgimento dell'attività di assistenza fiscale, nonché di aggiornamento, mirate al mantenimento, all'adeguamento e allo studio integrato delle novità fiscali. Lo stesso coordinatore procede, entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello in cui è stata prestata l'assistenza fiscale, a redigere un resoconto circa le attività espletate, l'elenco dei partecipanti nonché all'ammontare dei crediti formativi conseguiti da ogni singolo discente. Il resoconto è soggetto alla approvazione del RAF e deve essere conservato per un periodo non inferiore a tre anni. Un credito formativo corrisponde ad un'ora di formazione/aggiornamento. Sono annualmente richiesti almeno 40 crediti per gli operatori impiegati nell'attività di elaborazione e controllo, 30 per gli operatori impiegati nell'attività di elaborazione e controllo con più di tre anni di esperienza anche in C.A.F. diversi ed almeno 100 ore di attività formativa per gli operatori alla prima esperienza. Le modalità di erogazione della formazione sono le più diverse. E' prevista la frequenza a corsi nonché seminari e convegni con finalità tecnico-pratiche nelle materie del diritto tributario tenuti da formatori che potranno essere scelti anche tra gli operatori del CAF già formati. Previste anche videoconferenze e modalità di erogazione in e-learning, prevedendo valutazioni intermedie riscontrabili sui sistemi informativi in merito all'apprendimento. La ammissione dell'operatore all'evento formativo è comunque condizionata al superamento di un test di ingresso. Previsto il rilascio di attestati di partecipazione subordinatamente all'esito positivo di un esame di profitto. Alla Agenzia delle entrate spetterà l'onere del controllo circa il rispetto dei requisiti minimi fissati dal decreto.

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