Rapporti di lavoro

Lavoro agile Pa semplificato fino a fine anno e proroga dell’esame di abilitazione per i consulenti

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Il lavoro agile semplificato nella Pa, senza obblighi di accordo individuale preventivo e di comunicazione, si allunga fino al 31 dicembre. Senza soglie minime.

Nel decreto legge con le proroghe di primavera approvato ieri in consiglio dei ministri arriva la nuova disciplina per lo Smart Working nella Pa, anticipata nei giorni scorsi su questo giornale. Le regole riscritte dal decreto mantengono al momento una sola soglia , del 15%, riferita però alle Pa che non avranno approvato il Piano organizzativo del lavoro agile (Pola) nel quadro a regime, dal 2022. È molto probabile però che il Pola vada in pensione molto prima: già in vista del decreto Recovery, previsto a metà maggio, è in costruzione una nuova misura, chiamata a ripensare l’organizzazione delle Pa in vista della transizione digitale. Non è un richiamo di massa all’ufficio ma, sottolinea il ministro per la Pa Renato Brunetta, un «ritorno alla normalità» che introduce «la flessibilità coerente con la fase di riavvio delle attività produttive e commerciali che stiamo vivendo e dall’altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici». Nell’ottica di Palazzo Vidoni, è un modo per riportare la Pa al centro della “riapertura” del Paese, «facendo tesoro della sperimentazione e del prezioso lavoro della ministra Dadone» ma premendo sul tasto dell’autonomia.

Ma nel nuovo decreto legge non c’è solo il lavoro agile. L’ombrello del golden power rafforzato, che il Governo potrà utilizzare per proteggere le imprese di interesse nazionale e ritenute strategiche per il Paese, si estende fino al 31 dicembre. Tra le novità introdotte ieri rispetto alle prime bozze circolate anche la proroga per l’esame di abilitazione dei consulenti del lavoro, degli esperti qualificati e dei medici autorizzati. Niente stop alle cartelle, che arriverà a inizio della prossima settimana probabilmente insieme alla norma ponte sulle concessioni (servizio a pagina 31).

Con il decreto approvato ieri slittano poi al 31 luglio le misure per l’emergenza Covid nelle carceri. Si tratta della possibilità, per la durata dello stato di emergenza da Covid, di ottenere licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà, così come la possibilità di ottenere una durata straordinaria dei permessi premio, e la detenzione domiciliare se la pena non è superiore a 18 mesi, anche se si tratta di un residuo di una pena più lunga.

Tra i rinvii anche quello voluto dal ministro Giorgetti al 30 settembre 2021 per la revisione dell’elenco dei prodotti metallici importati a cui applicare il controllo radiometrico in fase di sbarco nei porti e negli aeroporti italiani. Accolta con soddisfazione dall’Anci la proroga al 31 maggio dei bilanci per gli enti locali. Una misura che secondo il presidente Decaro «consentirà ai sindaci di affrontare le difficoltà che la pandemia ha generato sia sull’attività amministrativa e contabile sia su quella organizzativa».

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