Rapporti di lavoro

In casa potenziale stress lavoro-correlato

di Pasquale Dui

Stress come fattore di rischio della salute e sicurezza sul lavoro. Le regole in tema di sicurezza e salute dei lavoratori, nella modalità emergenziale del lavoro agile, prevedono una semplificazione degli oneri a carico del datore di lavoro che, segnatamente, adempie i propri obblighi attraverso una diffusione, anche telematica, di informativa sui rischi di lavoro, con il supporto Inail, secondo la decretazione ben nota, a partire dal Dpcm 8 marzo 2020, e successive modifiche. Questi obblighi sono quelli normalmente derivanti dal Testo unico della sicurezza, il Dlgs 81/2008 (articolo 28, temporaneamente “sospeso” nella sua portata dai protocolli sanitari emergenziali, con le sue regole connesse di contenuto del Dvr, esteso ai rischi per l’esposizione a “stress lavoro-correlato”: segnatamente, comma 1). Esaminate le diverse tipologie di rischi riscontrabili nell’attività in smart working viene rilevato, dai primi studi di approfondimento, che esistono potenziali pericoli presenti nelle abitazioni, che hanno tutte le caratteristiche per poter definire l’ambiente domestico una situazione di potenziale stress lavoro-correlato, soprattutto per la valutazione dei rischi da fare, da parte della singola persona, rispetto alle attività lavorative da svolgere.

I fattori generali di rischio stress che devono essere valutati si riferiscono, innanzitutto, al cosiddetto “contesto lavorativo”: la cultura organizzativa; il ruolo del lavoratore nell’organizzazione; lo sviluppo di carriera; l’equilibrio tra autonomia decisionale ed esercizio del controllo; le relazioni interpersonali sul lavoro; l’interfaccia famiglia/lavoro. Dal diverso punto di vista dei “contenuti lavorativi“ che devono invece essere valutati si rinvengono: l’ambiente di lavoro e le attrezzature; la pianificazione dei compiti; il carico di lavoro e i relativi ritmi, l’orario di lavoro.

Questi aspetti, nel loro insieme, possono comportare l’aumento dello stress lavoro-correlato e di particolari patologie ad esso connesse, non potendosi certo mettere in discussione la circostanza per cui l’attuale situazione emergenziale Covid 19 abbia tutte le caratteristiche per potersi definire una situazione di stress, considerando che, a fini di tutela minimale, il lavoro svolto esclusivamente da casa deve essere riorganizzato su misura da parte della singola persona, nei termini reali di una auto organizzazione e gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, in cui è probabile che prevalgano reazioni psicologiche da fattori stressogeni.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©