Rapporti di lavoro

Professioni sanitarie, 30mila posti in palio al test del 14 settembre

Previsti più ingressi ai corsi rispetto ai 26.600 del 202o. Si attende la Stato Regioni

di Angelo Mastrillo

Aumentano i posti nei corsi di laurea delle 22 professioni sanitarie. Infatti, il ministero dell’Università, con il decreto del 13 luglio ha modificato la data dell’esame di ammissione, spostandola dal 7 al 14 settembre, e ha fissato l’offerta formativa per l’esame di ammissione, prevedendo 30.180 posti: si tratta però di posti provvisori perché corrispondenti alla capacità formativa dichiarata dalle Università.

Lo scorso anno, rispetto al potenziale di 28.688 ne furono decretati 26.602: circa 2 mila, cioè il 7%, in meno. Ipotizzando una riduzione simile anche quest’anno - per i minori fabbisogni formativi su alcune delle 22 professioni indicati dalla Conferenza Stato-Regioni, di cui si attende l’imprimatur ufficiale - il numero di posti che il ministero dell’Università dovrà ripartire fra i vari atenei si potrebbe attestare intorno a 29mila. Numero realistico, dato che i fabbisogni della Conferenza Stato-Regioni derivano dall’intenso e meticoloso lavoro di raccordo che svolge ogni anno il ministero della Salute insieme a Regioni e professioni, fra gennaio e aprile.

La riduzione, invece, non dovrebbe toccare i 17.133 posti per infermieri già decretati, perché sono di molto inferiori ai fabbisogni di circa 23.500 stimati congiuntamente dalle Regioni e dall’Ordine degli infermieri Fnopi. Tanto è vero che gli atenei, su recente indicazione proprio del Mur, possono rimodulare i posti potenziali per medici, infermieri e educatori professionali entro il prossimo venerdì 23 luglio.

Ora, a differenza degli infermieri, per cui i posti potenziali sono già inferiori ai fabbisogni, ci sono altre professioni per cui i fabbisogni indicati da Regioni e categorie sono invece inferiori all’attuale offerta formativa. È quindi probabile che nel decreto definitivo saranno operate alcune riduzioni, come gli anni scorsi. Ad esempio, per i corsi di laurea in fisioterapia l’attuale potenziale di 2.600 posti potrebbe essere allineato ai fabbisogni, di circa 2.100 posti, definiti da Regioni e categoria. Analogo riallineamento potrebbe riguardare i tecnici di laboratorio, di neurofisiopatologia e di radiologia.

Per altre sei professioni (assistente sanitario, educatore professionale, podologo, tecnico audiometrista, audioprotesista e terapista occupazionale), invece, i posti dovrebbero essere confermati perché in linea con i fabbisogni stimati.

L’attuale offerta formativa è quasi stabile sul numero dei corsi (passano da 445 a 447) e si compensa fra nuove attivazioni e disattivazioni, fra queste ultime sorprendono le sospensioni di educatore dell’Università di Ferrara sulla sede della Provincia di Trento e di igienista dentale dell’Università di Bari, in quanto fra le prime sedi storiche attivate in Italia.

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