Rapporti di lavoro

Dipendenti, va tassato il bonus dell’ente bilaterale

di Gianpaolo Sbaraglia e Gabriele Sepio

Costituisce reddito il bonus straordinario erogato dagli enti bilaterali ai lavoratori dipendenti per l’emergenza sanitaria, ma occorre una verifica caso per caso. È quanto emerge dalla risposta a interpello 492/2021 delle Entrate. In particolare, un ente bilaterale si è interrogato sul trattamento fiscale dei contributi straordinari una tantum in denaro e a valore fisso assegnati ai propri iscritti, lavoratori dipendenti.

Sebbene dall’esposizione dei fatti non si rinvengano ulteriori dettagli per comprendere la natura del bonus erogato dall’ente bilaterale, l’Amministrazione ha concluso per la sua rilevanza ai fini del reddito di lavoro dipendente.

A supporto, l’Ufficio ha osservato che i principi generali possono essere derogati per espressa previsione normativa. È il caso dell’articolo 10-bis del Dl 137/2020, secondo cui sono detassati i contributi, le indennità e ogni altra misura a favore di imprese e lavoratori autonomi, relativi all’emergenza Covid-19. Poiché in tale deroga, non figurano i dipendenti, i bonus straordinari assegnati a quest’ultimi rilevano ai fini reddituali. Tuttavia, tali soggetti sono esclusi dalla deroga, in quanto destinatari di misure a sostegno del reddito rientranti tra gli ammortizzatori sociali (Fis, Cigd e Cigs).

Il richiamo all’articolo 10-bis non sembra dirimente, in quanto è sempre necessaria una verifica preliminare su natura e finalità del contributo assegnato che comunque dovrà rispettare i principi generali dettati dall’articolo 6 del Tuir.

La risposta a interpello n. 492/2021 delle Entrate

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