Rapporti di lavoro

Green pass per accedere ai luoghi di lavoro

di N.P.

Una proposta per l’utilizzo del green pass per accedere ai luoghi di lavoro, per tutelare tutti i lavoratori e lo svolgimento dei processi produttivi, nel pieno rispetto delle libertà individuali. Arriva da Confindustria, che «ha avviato interlocuzioni con il governo ai fini di una soluzione normativa in tal senso». L'intento è quello di consentire ai datori di lavoro di richiedere l'esibizione di una certificazione verde valida ai fini di un regolare ingresso nei luoghi di lavoro e lo svolgimento delle mansioni lavorative dei vari soggetti.

È il contenuto di una lettera di carattere interno inviata dal direttore generale, Francesca Mariotti, ai direttori delle associazioni. Ed è un «ulteriore contributo» delle imprese alla tutela della salute pubblica, dopo il protocollo sulla sicurezza del marzo dello scorso anno e l'impegno a contribuire alla campagna vaccinale con la disponibilità dei luoghi di lavoro, come hub di comunità. La posizione assunta da Confindustria è che l'esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui si fonda il rapporto di lavoro.

Di conseguenza il datore di lavoro, ove possibile potrebbe attribuire al lavoratore mansioni diverse da quelle normalmente esercitate, erogando la relativa retribuzione; se ciò non fosse possibile dovrebbe essere consentito di non ammettere il soggetto al lavoro, con la sospensione della retribuzione in caso di allontanamento dell’azienda.

L’interlocuzione è in corso, la riflessione di Confindustria è che gli strumenti di contenimento della pandemia, in primis i vaccini, saranno fondamentali per evitare la reintroduzione di misure restrittive delle libertà personali e per lo svolgimento delle attività economiche. A maggior ragione in una fase in cui si sta registrando un aumento dei contagi con varianti del virus particolarmente aggressive.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©