Rapporti di lavoro

Tamponi: costi calmierati fino a dicembre, gratis ai fragili

di Marzio Bartoloni

Non ci saranno né «i milioni di tamponi gratis» chiesti dal leader della Lega Matteo Salvini né la garanzia chiesta dai sindacati di assicurarli, sempre gratis, ai lavoratori che non si sono vaccinati e che vogliono avere il green pass in tasca. Il braccio di ferro sui tamponi che è arrivato ieri fino in Consiglio dei ministri non ha cambiato la linea seguita dal premier Draghi e appoggiata dai ministri Speranza (Salute) e Brunetta (Pa): puntare tutto sui vaccini e quindi sul green pass e non agevolare invece l’accesso ai test per eludere così le vaccinazioni rallentandole. Detto questo però il governo viene incontro ad alcune richieste arrivate soprattutto dalla sponda leghista: innanzitutto diventerà più stringente l’accordo che è stato siglato questa estate dalla struttura commissariale guidata da Paolo Figliuolo con le associazioni che rappresentano le farmacie italiane. Un accordo che ha previsto già da agosto un costo massimo di 15 euro per i test antigenici rapidi che scendono a 8 euro per quelli eseguiti dai ragazzi under 18. Prezzi questi già praticati da molte farmacie, ma non sempre in modo così capillare. Da qui la previsione di una disciplina più stringente con multe da mille a 10mila euro per le farmacie che non praticheranno questi prezzi e la possibilità per i prefetti di «disporre la chiusura dell’attività per una durata non superiore a cinque giorni». L’accordo con le farmacie per tenere bassi i prezzi dei tamponi rapidi era stato già posticipato da settembre a novembre, ora con il nuovo decreto i prezzi calmierati per i test in farmaci saranno validi fino al prossimo dicembre e cioè fino alla fine dello stato di emergenza.

Lo stesso decreto varato ieri potenzia anche il Fondo - al momento di 10 milioni - che garantisce tamponi gratuiti per i fragili e disabili che non possono effettuare la vaccinazione «a causa di patologie ostative certificate» e per tutti quei «soggetti - si legge nella bozza di decreto - esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute».

Infine arriva un’apertura a una richiesta arrivata in particolare dal ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti. E cioè l’estensione della durata del tampone molecolare (anche salivare) ai fini del green pass: sarà infatti portato da 48 ore a 72 ore. La novità a cui il Governo ha dato il suo via libera non è entrata nel decreto ma in un emendamento approvato proprio ieri in commissione Affari costituzionali della Camera al secondo decreto sul green pass. Modifica che prevede appunto che il green pass rilasciato sulla base di un test ha una validità di 48 ore dall'esecuzione del test «antigenico rapido e di 72 ore dall'esecuzione del test molecolare».

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