Rapporti di lavoro

Scadenza del green pass durante l’orario di lavoro, rileva il momento di ingresso, almeno per la scuola

di Mario Gallo

L'espansione massiva dell'obbligo della certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass, inizia a mostrare sul piano normativo alcune delle sue prime crepe più evidenti; infatti, la disciplina originaria contenuta nel Dl 52/2021 e i successivi Dl 105/2021, per l'accesso ad alcuni servizi e attività, e il Dl 111/2021, per il personale della scuola e dell'università, hanno dato il via a un processo di progressivo ampliamento del campo applicativo nel mondo del lavoro, culminato con il Dl 127/2021, che temporaneamente, dal prossimo 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021, ha introdotto l'obbligo generalizzato di tale certificazione sia per il settore pubblico, sia per quello privato.

Scadenza del green pass e posizione dei sindacati

In questo rapido processo evolutivo, tuttavia, è stato mantenuto fermo il principio in base al quale il green pass è rilasciato a seguito « di avvenuta vaccinazione contro il Sars-CoV-2 o guarigione dall'infezione da Sars-CoV-2, ovvero l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2» (articolo 9, comma 1, lettera a, del Dl 52/2021).

Il legislatore, quindi, ha offerto espressamente una strada alternativa a chi, per motivi di salute e non, non essendo vaccinato ha effettuato il tampone prevedendo, tuttavia, una validità temporanea di quarantotto ore dall'esecuzione del test, almeno per il momento.

Da tempo si discute sulla durata del green pass rilasciato a seguito di tampone negativo al Covid-19 – ritenuta da parte del mondo scientifico troppo limitata – ma, indubbiamente, sul piano del rapporto di lavoro una criticità che, proprio per effetto del progressivo ampliamento dell'obbligo in questione, sta emergendo sempre di più è quella della scadenza del green pass durante l'orario di lavoro.

Sotto tale profilo va osservato che è proprio di questi giorni la notizia di insegnanti e personale Ata che sono stati invitati dai dirigenti scolastici a lasciare il lavoro durante l'orario di servizio per il green pass scaduto in piena giornata di lavoro; e proprio per effetto di tale situazione che alcune importanti sigle sindacali – ad esempio, Snals e Uil Scuola – si sono mosse rivolgendosi al ministero dell'Istruzione contestando tale linea.

Il Dl 127/2021 e la verifica del green pass all’accesso nel luogo di lavoro

Si tratta, invero, di una situazione quasi paradossale che, peraltro, con l'entrata in vigore il prossimo 15 ottobre 2021 delle misure generalizzate del Dl 127/2021, potrebbe estendersi a macchia d'olio, con il rischio sia d'ingessare le attività economiche, sia di rallentare o addirittura determinare, in alcuni casi, la sospensione di servizi anche essenziali per la collettività; per non parlare, poi, dell'evidente situazione di disagio in cui potrebbero trovarsi i lavoratori.

In effetti, sia per il settore pubblico, sia per quello privato gli articoli 1 e 3 del Dl 127/2021, prevedono l'obbligo del green pass «ai fini dell'accesso» ai luoghi di lavoro; pertanto, a quanto sembra di capire, è proprio il momento dell'accesso al luogo di lavoro quello in cui la verifica della validità della certificazione verde Covid-19 deve essere effettuata da parte del datore di lavoro – ed, evidentemente, anche sulla base del principio di massima precauzione non potrebbe essere diversamente – e ciò porterebbe a ritenere che, almeno da una prima lettura del provvedimento, la successiva scadenza del green pass durante la giornata lavorativa non assume rilievo.

Tale linea interpretativa sembra che possa essere seguita anche per quanto riguarda i rapporti di lavoro nella scuola e l'università; invero, l'articolo 1, comma 6, del Dl 111/2021, ha inserito nel Dl 52/2021 l'articolo 9-ter, in base al quale «con circolare del Ministro dell'istruzione possono essere stabilite ulteriori modalità di verifica». Sulla base di tale disposizione il Miur, con la circolare 1260 del 30 agosto 2021 ha dettato istruzioni operative precisando che «in caso di "schermata rossa" il personale non potrà accedere all'istituzione scolastica e dovrà "regolarizzare" la propria posizione vaccinandosi oppure effettuando test antigenico rapido o molecolare».

Nella circolare 953 del 9 settembre 2021, lo stesso Ministero afferma che il controllo delle certificazioni verdi Covid-19 deve essere effettuato «quotidianamente e prima dell'accesso del personale nella sede ove presta servizio», lasciando propendere così per la soluzione interpretativa prospettata. Si tratta, comunque, di un profilo problematico che nasce da una formulazione poco chiara dei decreti che, ci si augura, sia prontamente chiarito dal legislatore, con la speranza che non si ricorra alle fantomatiche Faq che lasciano il tempo che trovano.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©