Rapporti di lavoro

La sicurezza fa i conti con 60mila non vaccinati

di Mauro Pizzin

Si stimano che saranno 60mila gli operatori della sicurezza senza vaccino al 15 ottobre, fra cui circa 15mila carabinieri e 18mila poliziotti. I numeri forniti dai sindacati di categoria destano preoccupazione: si tratta di una situazione che rischia di mettere in seria difficoltà l’apparato della sicurezza. Da ciò la proposta del segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, di estendere la validità dei tamponi per i poliziotti a 96 ore, in modo da risolvere i problemi logistici legati alla necessità di sottoporsi al test ogni 48-72 ore. Critiche arrivano anche sul fronte organizzativo: «A due giorni dall’entrata in vigore del green pass obbligatorio – sottolinea Pianese – non sono state ancora emanate le linee guida e non è stato chiarito come dovremmo predisporre i controlli. I nostri 1.300 uffici territoriali non hanno ancora una direttiva e lo stesso Dipartimento della Pubblica sicurezza non ha ancora ricevuto una direttiva». Situazioni analoghe lamenta il segretario generale del sindacato dei carabinieri Unarma, Antonio Nicolosi, secondo cui il «comando generale ha emesso una circolare che non ha risolto alcuni dubbi. In particolare – esemplifica il sindacalista – il decreto dice che senza green pass non si può stare nelle strutture: i carabinieri che dormono in caserma e che vivono lì potranno stare al loro interno o no?». Per Nicolosi «l’obbligo di green pass si potrebbe mitigare con i tamponi gratuiti per le forze di polizia». Il modello potrebbe essere quello scelto per i lavoratori portuali, rispetto ai quali il Viminale ha chiesto alle imprese di settore di valutare la messa a disposizione di tamponi gratuiti per non compromettere l’operatività degli scali. Offerta già rigettata dai portuali di Trieste.

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