Rapporti di lavoro

I senza green pass al Sud sono il doppio. Corsa ai test, l’allarme delle Regioni

di Marzio Bartoloni

Il record di senza green pass al lavoro perché ancora sprovvisti di vaccino si concentrano al Sud, in tre Regioni: Calabria, Sicilia e Campania. Qui nella fascia 20-59 anni - quella dove si concentrano i lavoratori - le percentuali di non vaccinati sono il doppio di quelle di alcune Regioni del Centro-Nord. Mettendo in fila i numeri elaborati da Lab24 del Sole 24 Ore il record di senza pass è in Calabria con il 14,1% di non vaccinati nella fascia 20-59 anni, seguita da Sicilia (13%) e Campania (11,2%): in tutto 1,5 milioni di persone in età lavorativa. In mezzo ci sono anche due realtà del Nord piccole come Bolzano e Valle d’Aosta con percentuali simili ma “solo” 77mila non vaccinati in tutto. Ad avere più certificati verdi sono i lombardi dove solo il 6% in età lavorativa è senza vaccino, seguiti dai toscani (6,8%) e dagli abitanti del Lazio (8,1%). Sul dato del Sud pesano senz’altro il maggior numero di disoccupati o inattivi, ma il divario è molto grande e potrebbe far sentire il suo effetto dal 15 ottobre sulla richiesta di tamponi per ottenere il green pass.

Il rischio tilt è dietro l’angolo: in prima linea ci sono le farmacie che già oggi fanno 200mila dei 300mila test antigenici al giorno e possono far crescere ancora la loro offerta ma fino a un certo punto. Anche perché la domanda potrebbe schizzare fino a un milione di tamponi al giorno: a fronte di 2,5 milioni di lavoratori senza pass servirebbero infatti 7,5 milioni di test ogni 7 giorni (3 a settimana). Ecco perché ieri i governatori hanno scritto una lettera firmata dal presidente delle Regioni Massimiliano Fedriga al premier Draghi per manifestare il timore di trovarsi da domani di fronte a una corsa al tampone che potrebbe mandare in tilt il mondo del lavoro: la richiesta al Governo dunque è quella di «trovare insieme con urgenza delle soluzioni operative» per assicurare a tutti i lavoratori l’accesso al certificato. Ieri i governatori hanno parlato di varie ipotesi: dalla validità del tampone da allungare da 48 a 72 ore alla possibilità di ricorrere ai test salivari fai da te con la supervisione del responsabile d’ufficio, idea quest’ultima sposata da Fedriga . Senza però trovare una proposta univoca anche perché tra gli stessi governatori le visioni sono molto diverse.

Sempre ieri i governatori hanno rivisto anche le linee guida sulle riaperture dopo l’introduzione massiccia del green pass e l’addio al metro di distanza tra clienti in cinema, teatri, musei e ristoranti dove però il distanziamento resterà tra i tavoli. Riprende infine in pieno l’attività di convegni e congressi.

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