Rapporti di lavoro

Lavoro, mascherina Ffp2 «raccomandata» fino al 31 ottobre

di Marzio Bartoloni e Claudio Tucci

Le mascherine Ffp2 restano «un presidio importante» per evitare i contagi da Covid-19, e quindi sono “raccomandate” (non obbligatorie) «in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro». Tuttavia il datore di lavoro, «su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione», può obbligare a indossare la Ffp2 «particolari gruppi di lavoratori» (e i soggetti fragili) individuati «sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati».

Non solo. Anche il lavoro agile rappresenta, «nella situazione attuale» (di casi in forte aumento, ndr: ieri 83.274 casi con i ricoveri ancora in crescita), «uno strumento utile per contrastare il virus»; in quest’ottica, le parti sociali auspicano che il governo «proroghi ulteriormente la possibilità di ricorre allo smart working emergenziale» (cioè senza la necessità di accordo individuale). In particolare per i fragili fino al 31 dicembre 2022.

Dopo un serrato confronto tra i ministeri del Lavoro, della Salute, dello Sviluppo economico, Inail, e parti sociali, è arrivato l’ok, nella serata di ieri, al protocollo che aggiorna le misure per il contrasto al Covid negli ambienti di lavoro privati. Le disposizioni rappresentano linee guida condivise tra le parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio (c’è «una semplificazione importante del quadro di regole ma non è un liberi tutti, considerata l’impennata dei contagi di questi giorni», sottolinea in un comunicato il ministero del Lavoro). «Tagliamo un nuovo grande risultato frutto del confronto e della partecipazione attiva delle parti sociali», ha commentato Luigi Sbarra (Cisl).

Le misure prevenzionali riguardano le informazioni, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19, le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro (con 37,5° non si potrà entrare in azienda), la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria, la gestione degli spazi comuni. Le parti si impegnano ad incontrarsi, nel caso di mutamenti del quadro epidemiologico, e comunque entro il 31 ottobre, per eventuali aggiornamenti delle misure (condivise nel protocollo).

Nessun cambiamento invece per le norme contro il Covid e la tutela dei lavoratori fragili nella pubblica amministrazione. «Le indicazioni delle Funzione Pubblica non sono infatti cambiate», ha fatto sapere in una nota il ministero guidato da Renato Brunetta.

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