Rapporti di lavoro

Fringe benefit, l’esenzione sale fino a 600 euro

Con la norma chiesta a più riprese dal presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin (Italia viva), viene più che raddoppiata da 258 a 600 euro il tetto di esenzione dei fringe benefit aziendali. Una misura temporanea, sul modello di quanto fatto durante l’emergenza Covid, limitata al periodo d’imposta 2022 (quindi con effetto retroattivo per tutto l’anno) e questa volta collegata all’emergenza del caro bollette. Non concorreranno infatti a formare il reddito imponibile il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti «nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale». La misura che riguarda 3 milioni di lavoratori per il 2022 costa 86,3 milioni di euro.

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