Rapporti di lavoro

Settimana di quattro giorni tramite accordi collettivi

di Luigi Caiazza e Roberto Caiazza

Lavorare quattro giorni a settimana, anziché cinque o sei, è possibile. Basta l'accordo tra le parti. L'iniziativa è stata già adottata in alcuni Paesi europei (Belgio, Spagna, Finlandia) ed extrauropei, tra cui il Giappone. Anche in Italia si sono adottate tali soluzioni.

Il primo passo per accorciare la settimana di lavoro è stato fatto negli anni ’80-’90, riducendo gradualmente i giorni lavorativi da 6 a 5 cinque, liberando il sabato. Non vi fu nessun problema, nessun danno per aziende e per gli uffici pubblici.Ora si prospetta da più parti l’esigenza/opportunità di concentrare la settimana lavorativa su quattro giorni per contenere i costi a fronte dell’aumento del prezzo dell’energia elettrica e del gas.

È la stessa legge, ora vigente, approvata con il decreto legislativo 66/2003, che recepisce due direttive comunitarie, a rendere più elastica l’organizzazione del lavoro. Infatti l’articolo 3 del Dlgs, nel disciplinare l'orario di lavoro nelle aziende pubbliche e private, stabilisce che «l'orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali (non si fa dunque cenno a quello giornaliero) e che i contratti collettivi di lavoro possono stabilire, ai fini contrattuali, una durata minore e riferire l'orario di lavoro alla durata media delle prestazioni lavorative in un periodo non superiore all'anno».

L’articolo fa riferimento ai contratti collettivi e non ai contratti collettivi nazionali, come era previsto, invece, dall'articolo 13 della legge 196/1997, per cui, si ritiene, che anche i contratti territoriali e aziendali, possano disciplinare la distribuzione dell'orario giornaliero pur nell'ambito dei limiti legali delle 40 ore settimanali.

La soluzione prospettata che potrà determinare la distribuzione dell'orario su quattro giorni settimanali con un orario giornaliero di 10 ore, cui saranno comunque garantiti i riposi giornalieri e le pause, potrà portare benefici alle aziende che, a costo zero, potranno così concentrare l'apertura dei propri siti produttivi, durante la settimana, per un giorno in meno con conseguente risparmio ad esempio sui costi di riscaldamento degli ambienti.

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