L'esperto rispondeContrattazione

Tutor apprendista e maternità

di Josef Tschoell

La domanda

Buongiorno, una titolare di impresa artigiana a breve dovrà astenersi dal lavoro causa maternità. La stessa occupa un'unica dipendente in apprendistato professionalizzante, di cui è tutor. L'organizzazione, per il periodo di astensione, sarà la seguente: assunzione di una dipendente (in sostituzione della titolare) con contratto a termine e con orario part-time di 20 ore settimanali. L'apprendista, in tale preriodo, non sarà, per alcuni giorni della settimana, affiancato da soggetti in grado di seguire la formazione prevista. Considerato l'interpello n.9 del 27/03/2008 del Min Lav sulla presenza costante del tutor, è fattibile la temporanea nomina a tutor della nuova dipendente?

L’articolo 42, comma 5, del D.Lgs. n. 81/2015 rimette la disciplina del tutore o referente aziendale alla contrattazione collettiva. E’ dunque necessario verificare la relativa disciplina. In ogni caso il ruolo del tutor o referente aziendale è sostanzialmente quello di garantire il collegamento tra apprendimento sul lavoro e la formazione esterna, di trasmettere al lavoratore l’insegnamento necessario per lo svolgimento della sua attività lavorativa e di esprimere valutazioni sulle competenze professionali acquisite. Se è garantito tale ruolo si ritiene compatibile la figura del tutor con un rapporto a tempo parziale. Peraltro il citato interpello ministeriale conferma espressamente che “dall'analisi della normativa vigente non si desume alcun obbligo di affiancamento continuativo”. Infine, la stessa titolare non è obbligata all’astensione obbligatoria per maternità, ma può anche rendere la propria prestazione lavorativa per limitati periodi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©