L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Lavoratori edili italiani inviati in Croazia

di Josef Tschoell

La domanda

Un'azienda edile italiana deve eseguire dei lavori in Croazia. A tal fine invierà in Corazia i propri dipendenti regolarmente assunti in Italia. I lavori dureranno meno di 24 mesi. Quali sono tutti gli adempimenti necessari al trasferimento dei dipendenti? Ci sono delle particolarità anche nei confronti della cassa edile e relativa contribuzione?

Facendo la Croazia parte dell’Unione Europea sono applicabili le varie direttive e regolamenti comunitari, ma anche la normativa interna di quel Paese. Di conseguenza i lavoratori dovranno essere registrati se la permanenza oltrepassa i 90 giorni. In materia del lavoro la Croazia richiede la comunicazione preventiva se sono rese prestazioni da parte di una impresa con lavoratori di un Paese comunitario. Il relativo modulo etc. sono reperibili sul sito del Ministero del lavoro della Croazia. E’ richiesta anche l’indicazione di una persona di contatto. Per i lavoratori esteri distaccati dovranno essere rispettati i livelli minimi di protezione (retribuzione, orario del lavoro etc.) previsti dalla normativa interna in Croazia. In materia previdenziale sono applicabili i regolamenti UE nn. 883/2004 e 987/2009 che consentono la permanenza e l’iscrizione dei lavoratori distaccati in Croazia presso il sistema previdenziale italiano (Inps, Inail). Per quanto riguarda gli aspetti fiscali è necessario consultare la convenzione contro le doppie imposizioni stipulati tra l’Italia e la Croazia. Invece, per quanto riguarda l’obbligo di iscrizione presso la Cassa edile non esiste una convenzione di riconoscimento reciproco tra gli enti dei due Paesi. Le Casse edili non sono enti previdenziali pubblici, ma enti costituiti dalle parti sociali e così non rientrano nell’ambito di applicazione dei due regolamenti comunitari citati in precedenza. E’, dunque, necessario confrontarsi con l’ente Croato per verificare le condizioni di esonero (mantenendo l’iscrizione in Italia). In ogni caso, per non incorrere in sanzioni oppure disguidi, si consiglia di appoggiarsi a un professionista locale in Croazia.

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