L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Quarantena e malattia Covid

di Josef Tschoell

La domanda

Il periodo di quarantena del lavoratore è equiparato alla malattia ai soli fini del trattamento economico. Lo Stato si prende carico del costo previa domanda del datore all’Inps anche della parte relativa all'eventuale integrazione ditta? In caso affermativo, mentre per quanto riguarda l’importo anticipato per conto dell’Istituto si deve procedere ai relativi conguagli come da istruzioni riportate nel messaggio INPS n. 3871 del 23.10.2020, come si deve procedere per la parte integrata dalla ditta? In caso di malattia Covid del lavoratore invece il costo per l’azienda è equiparato alla malattia ordinaria?

L’art. 26, D.L. n. 18/2020 dispone che il periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dai lavoratori dipendenti del settore privato, è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e non è computabile ai fini del periodo di comporto. L’Inps nel citato msg. n. 3871/2020 ha chiarito che ai lavoratori aventi diritto alla tutela previdenziale della malattia a carico dell’Istituto, viene riconosciuta l’indennità economica previdenziale (con correlata contribuzione figurativa), sulla base del settore aziendale e della qualifica del lavoratore. Si ritiene, di conseguenza, che i datori di lavoro potranno conguagliare gli importi anticipati per la particolare ipotesi di quarantena nella misura dell'importo equivalente a quello dell'indennità di malattia e sulla base degli stessi calcoli, dovendo verificare se la contrattazione collettiva prevede un’integrazione retributiva a carico del datore di lavoro e in quale misura. Dunque, anche i costi per l’azienda sono quelli della malattia ordinaria.

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