L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Decesso datore di lavoro professionista (dentista)

di Baltolu Manuela

La domanda

Abbiamo il caso di decesso di datore di lavoro professionista (dentista). Nessun erede ha accettato l'eredità. I rapporti di lavoro in essere devono essere chiusi per sopravvenuta impossibilità della prestazione? In questo caso è dovuto il Ticket Naspi? E l'indennità sostitutiva di preavviso è dovuta? Se nessun erede ha accettato l'eredità chi deve notificare la chiusura del rapporto ai dipendenti?

L'attività professionale, a differenza di quella imprenditoriale, normalmente cessa con la morte del professionista, a causa della necessità che vengano mantenuti in capo agli eredi i requisiti professionali propri dell'attività stessa. Nei casi in cui l'eredità non venga accettata dagli eredi, su istanza di parte, il Tribunale è chiamato a nominare un curatore dell'eredità giacente che, dopo aver determinato la consistenza delle attività e passività facenti parte dell'eredità, procederà al realizzo delle prime e al pagamento delle seconde; si ritiene quindi che tale soggetto possa procedere alla comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro. Il decesso del datore di lavoro, in assenza di prosecuzione dell'attività da parte degli eredi, configura per il lavoratore la perdita involontaria del posto di lavoro, pertanto risulta dovuto il pagamento del Ticket Naspi. Per quanto riguarda l'indennità sostitutiva di mancato preavviso, il caso del decesso del datore di lavoro non è disciplinato. Tuttavia, considerato anche nel caso di morte del lavoratore, l'indennità viene erogata agli eredi (art.2122 c.c.), parrebbe ragionevole considerarla spettante anche nel caso prospettato.

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