L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Gestione pranzo dipendenti

di Rozza Alberto

La domanda

I dipendenti di un'azienda si recano presso un ristorante a pranzare. Il ristorante emette fattura ogni mese all'azienda la quale si detrae il costo senza nessun addebito al dipendente. Come deve essere gestito con il dipendente questo benefit nel cedolino paga?

La situazione descritta nel quesito potrebbe rientrare nel concetto di mensa diffusa. In estrema sintesi, questo servizio si svolge nei seguenti termini: al dipendente viene riconosciuta la facoltà di fruire del servizio mensa presso esercizi convenzionati nel solo giorno in cui è svolta la prestazione lavorativa che dà diritto al pasto (generalmente viene consegnata una card elettronica personale avente un valore prestabilito). La condizione fondamentale per essere considerata prestazione assimilabile alla mensa aziendale consiste nel permettere una sola prestazione giornaliera di mensa, limitatamente nei giorni ed orari stabiliti, ad un prezzo prefissato di comune accordo tra datore di lavoro e ristoratore/i. Al lavoratore non è consentito posticipare nel tempo la fruizione della prestazione, Pertanto il dipendente che, pur avendo maturato il diritto alla stessa, non consuma il pasto, non potrà recuperalo nei giorni successivi, né al medesimo verrà riconosciuto altro analogo diritto riconducibile al servizio di mensa aziendale. Inoltre, la mensa diffusa con la card elettronica, operando in tempo reale, non rappresenta un titolo di credito, ma consente unicamente di individuare il dipendente che, quel giorno, ha diritto a ricevere la somministrazione del pasto. Quindi, nei confronti del dipendente, la card assumere la funzione di rappresentare esclusivamente il pasto cui il soggetto interessato ha diritto e non il corrispondente valore monetario utilizzabile eventualmente per l'acquisto di beni diversi presso l'esercizio convenzionato. E' questo uno degli aspetti che contraddistingue le card elettroniche dai ticket restaurant elettronici che, invece possono essere utilizzati anche al di fuori dell'orario di lavoro e per l'acquisto di beni diversi dal pasto. L'altro aspetto, non di secondaria importanza è quello di natura fiscale. La mensa diffusa è esente anche per valori superiori al tetto di 4,00 euro per il buono pasto cartaceo o 8,00 euro per il buono pasto elettronico, trattandosi a tutti gli effetti di servizio mensa, così come previsto dall'art. 51, c. 2, lett. c) del TUIR.

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