L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Lavoratore comunitario in smart working

di Antonio Carlo Scacco

La domanda

Un'azienda italiana con sede in Italia vuole assumere in smart working un lavoratore cittadino lituano, ivi residente. Il lavoratore non verrà in Italia, ma lavorerà rimanendo fisicamente nel suo Paese d'origine dove l'azienda non ha alcun tipo di sede o struttura. In quale Stato devono essere pagati i contributi sociali?

La azienda italiana che assume un lavoratore lituano che presta lavoro in Lituania non ha obblighi previdenziali in Italia. I contributi andranno invece corrisposti in Lituania secondo le specifiche normative locali (principio della lex loci laboris). Dal punto di vista pratico solitamente la azienda utilizza un rappresentante locale estero (esistono aziende specializzate in proposito) che provvede alla elaborazione delle buste paga, al versamento dei contributi, alla apertura delle relative posizioni ec., procedendo poi a fatturazione periodica verso la azienda italiana. In alternativa è possibile aprire un ufficio di rappresentanza tramite il quale assumere personale (non può svolgere attività commerciale). Non è necessario che il contratto di lavoro sia redatto in base alla normativa italiana ed in ogni caso si osservano, ove più stringenti, le normative del lavoro lituane. Nel quesito, ad esempio, si parla di “smart working” ma la legislazione lituana in proposito prevede solo una normativa di tipo promozionale.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©