di Josef Tschoell

La domanda

Una lavoratrice con figlio di età inferiore ad 1 anno si dimette perchè vincitrice di concorso pubblico. Sono costretto a pagare la tassa sui licenziamenti ed il preavviso come da vigente normativa, visto che la dipendente di fatto non accederà alla disoccupazione e di fatto non subirà alcun danno economico che giustifichi il pagamento del preavviso??

Purtroppo su questa tematica la normativa nazionale e l'interpretazione data dalla giurisprudenza appare troppo garantista. In un primo momento la Corte di Cassazione (sent. n. 10994/2000) ha stabilito che le indennità non sono dovute, perché contrarie alla "ratio legis", quando il datore di lavoro provi che la lavoratrice abbia, senza intervallo di tempo, iniziato un nuovo lavoro dopo le dimissioni e la medesima, a sua volta, non provi che il nuovo lavoro sia per lei meno vantaggioso sul piano sia patrimoniale sia non patrimoniale. La stessa Corte (sent. nn. 4919/2014 e 16176/2019) ha poi espresso un orientamento più favorevole per la lavoratrice stabilendo che in caso di dimissioni volontarie nel periodo in cui opera il divieto di licenziamento, la lavoratrice madre ha diritto, a norma dell'art. 55 D.Lgs. n. 151/2001, alle indennità previste dalla legge o dal contratto per il caso di licenziamento, ivi compresa l'indennità sostitutiva del preavviso, indipendentemente dal motivo delle dimissioni e, quindi, anche nell'ipotesi in cui esse risultino preordinate all'assunzione della lavoratrice alle dipendenze di altro datore di lavoro.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©