Decontribuzione sud

La disciplina amministrativa della Decontribuzione Sud è stata emanata dall'INPS attraverso la Circolare n.122 del 22/10/2020 per il periodo compreso tra il 1° ottobre 2020 ed il 31 dicembre 2020 e con la Circolare n.33 del 22/02/2021 per i periodi decorrenti tra il 1° gennaio 2021 ed il 13 dicembre 2029. Lo sgravio in commento si sostanzia, tra il 2021 ed il 2025 in una riduzione della contribuzione datoriale pari al 30% in riferimento ai rapporti di lavoro dipendente la cui sede di lavoro sia situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale. Pertanto, l'agevolazione spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, valutando l'unità operativa presso cui sono denunciati i lavoratori all'interno dei flussi Uniemens. Le indicazioni in merito alla possibilità di cumulo di ulteriori misure agevolative con la “decontribuzione sud” vengono indiate al punto 6 della Circolare 122/2020 e al punto 5 della Circolare 33/2021. Nel merito, l'agevolazione risulta generalmente cumulabile con altri esoneri o riduzioni nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta, sia con riferimento ad agevolazioni di tipo contributivo che di tipo economico. Sul punto l'Inps precisa che la Decontribuzione Sud sia da applicare sulla contribuzione residua derivante dall'applicazione del primo sgravio. In ragione di quanto indicato si ritiene quindi che, ricorrendone le condizioni generalmente previste (oggettive e soggettive) , non sussistano motivi ostativi alla fruizione della Decontribuzione Sud al termine del godimento dell'incentivo Io Lavoro per il medesimo lavoratore, potendo per gli stessi periodi beneficiare anche del cumulo tra misure diverse.