L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Compensazione debiti in busta paga

di Antonio Carlo Scacco

La domanda

Un dipendente di una Spa risiede con regolare contratto di affitto in un appartamento di proprietà della stessa Spa ed ha un arretrato di canoni non pagati. Si chiede se è possibile recuperarli trattenendo il debito in automatico e pertanto su iniziativa del datore di lavoro direttamente in sede di corresponsione dello stipendio, eventualmente anche in più di una tranche (trattenuta in busta paga).

La ipotesi di compensazione rappresentata nel quesito configurerebbe una compensazione atecnica o impropria. Si ha una compensazione c.d. impropria o atecnica quando la reciproca relazione di debito-credito nasce da un unico rapporto in cui l'accertamento contabile del saldo finale dei debiti/crediti può essere compiuto dal giudice d'ufficio, diversamente da quanto accade nel caso di compensazione propria, che, per operare, postula l'autonomia dei rapporti e richiede l'eccezione di parte. Nel caso di compensazione impropria, inoltre, non è necessaria la proposizione di un'apposita domanda riconvenzionale o di un'apposita eccezione di compensazione. Nel caso di specie sembra che i distinti rapporti di dare/avere (l'uno nascente dal contratto di lavoro, l'altro dal contratto di affitto dell'immobile ceduto al dipendente) siano sostanzialmente riconducibili ad uno stesso rapporto e quindi suscettibili di compensazione impropria. La risposta al quesito è pertanto positiva. E' consigliabile procedere con accordo scritto preliminare per la ricognizione dei debiti/crediti compensabili mediante trattenuta in busta paga, anche ai fini di una eventuale dilazione.

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