L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Preavviso interrotto per malattia lavoratore

di Gianfranco Nobis

La domanda

A seguito lettera di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, durante il periodo di preavviso il lavoratore si è ammalato. A causa dell'assenza per malattia la data di cessazione del rapporto viene posticipata. Il datore di lavoro deve fare una lettera di integrazione per il posticipo della data di cessazione oppure non è necessaria?

Nel caso in esame si ritiene che non sia necessario rettificare la data di cessazione del rapporto di lavoro indicata all'interno della comunicazione di licenziamento originaria. L'intervento della malattia durante il periodo di preavviso di licenziamento comporta l'automatico slittamento della cessazione del rapporto di lavoro. Più precisamente, lo stato di malattia sospende il decorso del preavviso, che potrà riprendere normalmente al temine dell'evento morboso che ha determinato lo stato di malattia, determinando quindi il corrispondente spostamento della data di cessazione del rapporto di lavoro. Ad esempio; se al lavoratore è stata comunicata la cessazione del rapporto di lavoro dal 01/08/2022 con preavviso di 30 giorni decorrente dal 1° luglio 2022 e si ammala per 10 giorni dal 1° al 10 luglio, il rapporto di lavoro cesserà automaticamente il 10 agosto 2022. Si consiglia ad ogni modo di archiviare gli estremi del certificato di malattia del lavoratore allegandolo alla lettera di licenziamento inviata, in modo da poter dimostrare le ragioni del differimento della cessazione rispetto a quella originariamente prevista.

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