Il lavoratore con mansioni promiscue e l’assicurazione Inail

Da ultimo la Corte di Cassazione (n. 41996/2021) si è espressa nel senso che nei casi di lavoratori con mansioni promiscue, ove la contrattazione collettiva non preveda una regola specifica per l'individuazione della categoria di appartenenza del lavoratore, la prevalenza - a questo fine - non va determinata sulla base di una mera contrapposizione quantitativa delle mansioni svolte, bensì tenendo conto, in base alla reciproca analisi qualitativa, della mansione maggiormente significativa sul piano professionale, purché non espletata in via sporadica od occasionale. Dunque, in assenza di specifiche previsioni contenute nel CCNL applicato al rapporto di lavoro, l'inquadramento sarà quello di impiegato se prevale l'attività amministrativa. Invece, per quanto riguarda l'assicurazione Inail il datore di lavoro avrà più posizioni aperte (officina, ufficio, soccorso) e, in assenza di specifiche istruzioni da parte dell'Istituto, si ritiene che il lavoratore andrà assicurato su quella per la quale svolge l'attività principale essendo le altre di carattere complementare o sussidiari.