L'esperto rispondeWelfare

Welfare aziendale

di Alberto Rozza

La domanda

Si può aggiungere nel programma di welfare aziendale un importo aggiuntivo che viene messo a disposizione a tutti i dipendenti a condizioni che reclutano nuovo personale (presentano quindi possibili candidati i quali successivamente vengono anche assunti).

L'Agenzia delle entrate (si veda, da ultimo, la risposta all'interpello n. 311/2021) ha confermato che il regime di esclusione dal reddito si applica anche nell'ipotesi in cui il datore di lavoro eroghi beni e servizi welfare a titolo premiale (senza possibilità di sostituirli con somme di denaro). Rimane fermo che l'erogazione del welfare non deve eludere le regole di tassazione dei redditi di lavoro dipendente e il principio di onnicomprensività, che riguarda anche le erogazioni in natura. In precedenza la stessa Agenzia delle entrate (Ris. 55/E del 2020) aveva anche precisato che la ratio sottesa alle disposizioni dei commi 2 e 3, ultima parte, dell'articolo 51 del TUIR, non viene meno nell'ipotesi in cui tali beni e servizi siano erogati a titolo premiale, nel senso di gratificare i lavoratori del raggiungimento di un obiettivo aziendale. Ciò premesso si ritiene possibile prevedere l'erogazione di benefit aggiuntivi al conto welfare base ai dipendenti che presentano candidati i quali successivamente vengono assunti dall'azienda. Sarà necessario però che tale condizione sia prevista espressamente da un accordo o regolamento aziendale che nel dettaglio dovrà disciplinare quando e come dovrà essere riconosciuto il benefit.

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