Agevolazioni

Con la manovra 2021 altri tre incentivi. Premiati giovani e donne

Per il 2021, la prossima legge di bilancio ha in cantiere altre tre misure volte a stimolare l’occupazione, tutte condizionate alla preventiva autorizzazione della Commissione europea: due sono riservate a nuove assunzioni di giovani under 36 – con formula potenziata per il Sud – e delle donne. Qui il massimo risparmio che il datore di lavoro, compreso il titolare dello studio professionale, può conseguire mensilmente è pari a 500 euro (limite massimo annuo di 6mila euro).

La terza agevolazione – sotto forma di decontribuzione – è, invece, volta a mantenere i livelli occupazionali nelle aree svantaggiate del Sud. Questa è un prolungamento dell’agevolazione già vigente ed introdotta dal decreto agosto (Dl 104/2020, articolo 27, comma 1). Si tratta dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali pari al 30%, con esclusione dei premi Inail. Un beneficio che non necessita di istanze preventive e, non rivestendo natura di incentivo all’assunzione, non è subordinato al rispetto dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione (articolo 31, del Dlgs 150/2015).

L’agevolazione, al momento, è riconosciuta dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020; in base al Ddl bilancio, proseguirà anche oltre ma dopo il 1° luglio 2021 servirà l’autorizzazione della Commissione europea. Il bonus spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’Inps ha precisato come per sede di lavoro si intenda l’unità operativa presso cui sono denunciati in Uniemens i lavoratori. Non rileva che la sede legale sia ubicata in una regione diversa da quelle indicate.

Per tornare alle novità del Ddl bilancio 2021, ora all’esame della Camera, occorrerà il rispetto di diverse condizioni per vedersi riconoscere i benefici: ad esempio, le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani under 36 potranno essere agevolate soltanto per quei datori che non abbiano proceduto nei 6 mesi precedenti l’assunzione, né procedano nei nove mesi successivi alla stessa, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi, nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.

Questa agevolazione, che sostituirà quella attualmente in vigore (riservata per il 2020 agli under 35 e disciplinata dalla legge 205/2017) richiede che il neo assunto non abbia mai avuto precedenti contratti a tempo indeterminato con lo stesso datore.

Per le donne, il bonus spetta solo se si realizza un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese ed il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.

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