Agevolazioni

La proposta: 1 anno gratis di contributi per ogni figlio

di Valentina Melis

L’esonero contributivo del 100% fino a 6mila euro all’anno per assumere donne disoccupate e la creazione di un Fondo a sostegno dell’impresa femminile con 20 milioni di euro all’anno nel 2021 e nel 2022: sono due misure della manovra di Bilancio che puntano a rilanciare l’occupazione delle donne.

Lo sgravio contributivo, già previsto dalla legge 92/2012 ma ora potenziato, premierà le assunzioni di donne che siano senza lavoro da sei mesi, se residenti al Sud, e senza un impiego regolarmente retribuito da 24 mesi, se residenti altrove. Non sarà, quindi, un aiuto determinante a ritrovare un lavoro per le donne che lo hanno perso recentemente, a causa della pandemia.

Con il decreto Agosto (Dl 104/2020, articolo 22) è stato introdotto un «Fondo per la formazione personale delle casalinghe e dei casalinghi», da 3 milioni di euro all’anno, per finanziare attività di formazione, in via prioritaria delle donne, «con particolare riguardo all’acquisizione di competenze digitali, funzionali all’inserimento lavorativo e alla valorizzazione delle attività di cura». L’obiettivo è offrire una chance nel mondo del lavoro a circa otto milioni di donne oggi inattive (nel lavoro fuori casa). Per la ripartizione di questo fondo serve però un decreto del ministro delle Pari opportunità, da emanare entro il 31 dicembre 2020.

Una proposta che sarà presentata ufficialmente dopo l’approvazione della legge di Bilancio, dall’associazione Obiettivo Famiglia-Federcasalinghe, è quella di riconoscere un anno di versamenti contributivi per ciascun figlio alle donne. Il premio aiuterebbe a colmare “buchi” contributivi in carriere lavorative magari discontinue. E potrebbe essere un incentivo - secondo l’associazione - a rientrare al lavoro, almeno per raggiungere il requisito minimo di 20 anni di contributi, per accedere alla pensione di vecchiaia. Costerebbe allo Stato 500 milioni all’anno e consentirebbe, secondo i promotori, di innalzare dal 60% al 74% il tasso di occupazione delle donne fra 25 e 54 anni. «È una misura che esiste già in altri Paesi europei», spiega la presidente di Obiettivo Famiglia-Federcasalinghe Federica Rossi Gasparrini, «che darebbe una copertura previdenziale per il periodo dedicato alla maternità a tutte le donne».

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