Contrattazione

Enel: banca delle ferie per far fronte all’emergenza Covid-19

di Mariano Delle Cave

Enel e le rappresentanze sindacali aziendali hanno sottoscritto il 27 marzo un interessante accordo aziendale per contrastare l'emergenza Covid-19 e le sue ripercussioni sull'andamento aziendale. L'intento è quello di rafforzare misure di tutela soprattutto per i lavoratori la cui attività non può essere svolta in modalità agile da un lato, e, dall'altro, per consentire soprattutto a tali lavoratori di astenersi dal lavoro, senza avere conseguenze negative sul trattamento economico, a fronte di una operatività aziendale ridotta.

L'accordo ricorre quindi agli istituti dei permessi e alla cessione delle ferie come strumenti di solidarietà volontaristica a favore di tali lavoratori. Ciascun lavoratore avrà, quindi, la possibilità di contribuire, liberamente e mediante la rideterminazione in riduzione, cedendo uno o più giorni di ferie della sua spettanza annuale per consentire la fruizione di corrispondenti giornate aggiuntive di permesso retribuito a copertura dell'assenza di altri dipendenti.

Tali dipendenti, destinatari della cessione, solo coloro che non possono svolgere le attività in smart working o che per la ridotta attività richiesta sono costretti a rimanere a casa comunque in situazione di disponibilità.

A tal fine viene previsto che entro il mese di maggio, il singolo dipendente potrà esprimere la volontà di cedere in riduzione uno o più giorni della propria spettanza annuale ferie. I dipendenti che intendono contribuire all'iniziativa dovranno manifestare la loro volontà con apposite modalità che saranno rese note da Enel.

Nel mese di giugno verrà conteggiato il numero di giornate recuperate grazie all'iniziativa di solidarietà, ma anche la società farà la sua parte, "donando" un numero di giornate di permessi pari al numero dei dipendenti in Italia al 31 marzo 2020 (si stimano circa 30.000 ore).

Il numero complessivo delle giornate donate verrà ripartito tra tutti i dipendenti interessati, al fine di contribuire alla compensazione dei permessi non retribuiti concessi ai dipendenti per la ridotta attività ovvero per aumentare le ore destinate all'astensione dal lavoro.

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