Contrattazione

Osservatorio Inps, più contratti e più disoccupati

di G.Pog.

Un saldo positivo per poco più di 431mila contratti: l’osservatorio Inps evidenzia che nell’intero 2018 le assunzioni continuano a superare le cessazioni, ma la variazione è inferiore rispetto ai +466mila contratti del 2017. Tra le tipologie contrattuali, i saldi annualizzati mettono in luce una variazione netta positiva di oltre 200mila rapporti di lavoro a tempo indeterminato, rispetto a -148mila del 2017 (anche se a dicembre 2018 ci sono 35mila cessazioni in più delle assunzioni con contratti stabili), per l’apprendistato (+81mila) e la somministrazione (+50mila, ma con un saldo negativo a dicembre, pari a -76mila contratti). Positivi, ma in progressiva diminuzione, i saldi annualizzati dei contratti a termine con +52mila rapporti di lavoro attivati rispetto a quelli cessati, molto al di sotto dei +383mila del 2017 (a dicembre il saldo è negativo per -183mila), del lavoro intermittente e stagionale. Su poco più di 2,1 milioni di nuovi rapporti da tempo indeterminato, 644mila sono agevolati, di questi 123mila hanno beneficiato dell’esonero per gli under 35. Nel confronto con il 2017 si conteggia un aumento dei nuovi rapporti di lavoro attivati (+359mila), un incremento delle variazioni contrattuali a tempo indeterminato (+218mila), ma anche un’impennata delle cessazioni (+393mila).

Per il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, «sono i primi effetti del decreto dignità, ci sono ancora troppi precari che meritano una vita migliore, la strada da compiere è ancora lunga, ma sappiamo di aver preso quella giusta».Secondo Marco Leonardi, economista del Lavoro all’Università Statale di Milano «il dato tendenziale è positivo (+0,9%) essenzialmente per l’andamento dei primi 6 mesi, il secondo semestre si è assestato su una media inferiore. Da agosto, in coincidenza con l’entrata in vigore del Decreto, si è registrato un calo di occupati perché i tempi determinati sono calati in misura maggiore di quanto siano aumentati gli indeterminati».

Quanto alla cassa integrazione, l’Inps rileva a gennaio un calo del 12,3% rispetto allo stesso mese del 2018 (ma non per la cassa ordinaria che cresce del 5%), mentre il confronto con dicembre 2018, segna un incremento dell’8,2% che interessa tutte le tipologie. Da segnalare anche il progressivo aumento delle domande di disoccupazione: si è passati da 1,7 milioni (2016), a oltre 1,8 milioni (2017), a poco più di 2milioni (2018).

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