Contrattazione

L’occupabilità delle persone tutelata con la formazione

di G.Pog. e Cl.T.

La formazione come leva principale per tutelare l’occupabilità delle persone, ma anche per accompagnare e gestire i processi di innovazione di prodotto necessari alle aziende per poter competere nel mercato. L’osservatorio Cisl evidenzia un progressivo aumento degli accordi aziendali che prevedono l’utilizzo di questo strumento: si è passati dall’11% del biennio 2015-6 al 16% del 2018. Tra gli ultimi esempi virtuosi, c’è l’accordo raggiunto lo scorso settembre tra Unilever, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila che prevede un percorso personalizzato di formazione e riqualificazione dei 3mila dipendenti dei siti produttivi italiani in direzione di Industria 4.0. «Per effetto degli investimenti digitali - spiega il direttore delle risorse umane di Unilever Italia, Gianfranco Chimirri- in un orizzonte temporale piuttosto stretto, tra circa un anno e mezzo, molte funzioni oggi svolte dai lavoratori saranno trasferite alle macchine. Altri ruoli invece richiederanno competenze a più alto valore aggiunto, ma ci saranno anche nuove figure da creare. Con il sindacato abbiamo scelto di giocare d’anticipo, invece di subire la rivoluzione tecnologica in corso, vogliamo governarla coprogettando percorsi di upskilling e reskilling dei dipendenti. Proteggere le persone con la formazione è la strada migliore contro il rischio di espulsioni di massa».

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