Previdenza

Approvata la sesta salvaguardia per gli esodati

di Matteo Prioschi

Approvazione definitiva per la sesta salvaguardia dalla riforma previdenziale Monti-Fornero del 2011. Ieri il disegno di legge 1558, già approvato dalla Camera il 3 luglio, ha ricevuto il via libera all'unanimità della commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato in sede deliberante.

Con questo intervento salgono complessivamente a 170.230 (rispetto ai 162.130 precedenti) i posti disponibili per la salvaguardia. Il provvedimento, nella sostanza, tutela solo 8.100 persone in più, perché a fronte dei 32.100 nuovi posti ne ha eliminati 20mila dalla seconda salvaguardia e 4mila dalla quarta perché non utilizzati.

In dettaglio, la legge estende di un anno (fino al 6 gennaio 2016) il termine utile per maturare la decorrenza della pensione con i vecchi requisiti ad alcune categorie di lavoratori già interessati dalle salvaguardie precedenti come gli autorizzati al versamento volontario dei contributi (12mila posti), esodati e licenziati (8.800 posti), lavoratori in mobilità e autorizzati alla contribuzione volontaria (5.500 posti), personale in congedo per assistere figli con disabilità gravi o familiari con handicap (1.800 posti). Altri 4mila posti sono a vantaggio di una nuova categoria di salvaguardati, cioè chi dopo un contratto a termine finito tra il 2007 e il 2011 non ha più trovato un impiego a tempo indeterminato e maturerà la pensione con le vecchie regole entro gennaio 2016.

L'operazione ha un costo di circa 2 miliardi di euro, a cui si fa fronte con i risparmi derivanti dal taglio dei 24mila posti previsti in precedenza e con la riduzione dei fondi destinati a cassa integrazione e mobilità.Per sottrarsi agli effetti della riforma delle pensioni, gli interessati dovranno presentare le domande di accesso alla salvaguardia entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge approvata ieri.

Disegno di legge 1558

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