Previdenza

Decurtazione per il reddito di cittadinanza non speso

di Matteo Prioschi

Scatteranno a settembre le prime decurtazioni a danno dei beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza (Rdc) che non lo utilizzano interamente, secondo quanto comunicato dalll'Inps con il messaggio 2975/2020 pubblicato ieri. Le istruzioni dell'istituto di previdenza fanno seguito alla pubblicazione del decreto ministeriale 2 marzo 2020, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale del 30 giugno, che a sua volta contiene le disposizioni attuative di quanto previsto dal decreto legge 4/2019 istitutivo del reddito di cittadinanza.

Per incentivare l'utilizzo delle somme messe a disposizione dei beneficiari del Rdc, che in quanto tali versano in condizioni di difficoltà economica, il Governo ha previsto una decurtazione dell'importo spettante se quello assegnato mensilmente non viene speso. La decurtazione avviene con cadenza mensile e semestrale.

Per quanto riguarda il periodo di osservazione mensile, il meccanismo impone che quanto erogato sia utilizzato nel mese successivo. In caso contrario, nel mese seguente, scatta la decurtazione. Quindi, per esempio: erogazione a luglio, il periodo di utilizzo “obbligato” è agosto, la decurtazione scatta a settembre.Il meccanismo che fa scattare la tagliola prevede il confronto tra il saldo presente sulla carta Rdc nell'ultimo giorno del mese (al netto di eventuali arretrati erogati nel semestre in corso e in quello precedente) e l'importo del reddito di quello stesso mese. Se il saldo è superiore all'erogato, la differenza viene decurtata il mese successivo (si veda l'esempio allegato). Come indicato nel messaggio 2975, in fase di avvio, Poste italiane, che gestisce le carte prepagate, a partire da luglio invia all'Inps i saldi, in modo da applicare la decurtazione mensile dal mese di settembre.

La decurtazione può essere parziale in caso di incapienza dell'importo erogato, oppure perché non può comunque superare il 20% del beneficio mensile erogato e non speso o se è inferiore a 8 euro.

Un meccanismo analogo opera su base semestrale. In tal caso alla fine del periodo di osservazione si considera il saldo al netto degli arretrati erogati, del Rdc dell'ultimo mese e dell'eventuale decurtazione mensile. Se tale saldo è superiore al valore mensile massimo del Rdc incassato nel semestre, la differenza viene sottratta nel mese successivo fino a capienza della carta.La decurtazione semestrale inizierà a essere applicata dall'erogazione del mese di luglio, quindi con verifica al 31 gennaio 2021 e decurtazione in febbraio.

L’esempio

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