Previdenza

Bonus domestici, domande in scadenza il 30 agosto

di N.T.

Scadrà domenica 30 agosto il termine ultimo per richiedere l'indennità Covid-19 prevista dall'articolo 85 del decreto Rilancio (Dl n. 34/2020) a favore dei lavoratori domestici i quali, alla data del 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali. A costoro, per i mesi di aprile e maggio 2020 spetta un bonus pari a 500 euro per ciascun mese. L'indennità è erogata dall'Inps su domanda dell'interessato in un'unica soluzione, a condizione che i predetti lavoratori domestici non siano conviventi con il datore di lavoro.
I termini di decadenza sono stati ricordati da ieri dallo stesso Istituto in una nota in cui è stato spiegato che l'ultimo decreto Agosto (Dl n. 104/2020) all'articolo 9, comma 8, ha disposto che decorsi quindici giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto si decade dalla possibilità di richiedere l'indennità di cui agli articoli 78, 84, 85 e 98 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. «Pertanto - ha sottolineato l'Inps - dal 31 agosto decade la possibilità di richiedere l'indennità per i lavoratori domestici di cui all'articolo 85 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. Da tale data non sarà più presente sul portale Inps la sezione Presentazione domanda».
L'indennità non è cumulabile con altre varie indennità riconosciute da CovidD-19 e non spetta ai titolari di pensione, a eccezione dell'assegno ordinario di invalidità e ai titolari di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico.
Si ricorda che per compilare la domanda bisogna accedere al sito Inps e dotarsi di Pin dispositivo, Spid di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (Cie); Carta nazionale dei servizi (Cns), poi occorre fornire il codice Iban, intestato al richiedente, sul quale verrà accreditato l'importo nel caso in cui l'istruttoria abbia un esito positivo. In alternativa può essere selezionata la modalità di pagamento tramite bonifico domiciliato con riscossione diretta della somma spettante presso uno qualsiasi degli uffici postali sul territorio nazionale. Nel caso in cui non si disponga di una residenza sul territorio nazionale è necessario comunicare nella domanda anche il proprio domicilio in Italia.
Alla presentazione della domanda sarà rilasciata al richiedente una ricevuta con un numero identificativo, ma senza il numero di protocollo e il riferimento della sede Inps di competenza.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©