Adempimenti

Due direzioni e nove uffici per l’Ispettorato nazionale del lavoro

di Luigi Caiazza e Roberto Caiazza


La struttura di vertice dell'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) trova una sua prima articolazione nella bozza del provvedimento che dovrà a breve essere adottato dal capo dell'agenzia dopo aver sentito i sindacati e acquisito il parere del consiglio di amministrazione della struttura stessa.

Conformemente a quanto ipotizzato dal Dpcm del 23 febbraio 2016 – recante l'organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell'Ispettorato – che ha previsto le strutture di vertice dell'Inl, la bozza del provvedimento stabilisce l'articolazione interna delle due direzioni centrali: quella di vigilanza, affari legali e contenzioso e quella delle risorse umane, bilancio e affari generali, dirette entrambe da altrettanti dirigenti generali. Le due direzioni centrali a loro volta sono articolate, rispettivamente, in quattro e cinque unità organizzative, denominate uffici, dirette da dirigenti non generali.

Per quanto riguarda la direzione centrale di vigilanza, il provvedimento prevede, tra l'altro, che essa nelle sue articolazioni effettua il monitoraggio degli obiettivi qualitativi e quantitativi dell'attività ispettiva definiti annualmente, analizza i dati relativi al lavoro sommerso e irregolare con relativa mappatura dei rischi, predispone gli obiettivi quantitativi e qualitativi delle ispezioni del personale dell'Ispettorato, dell'Inps e dell'Inail, promuove e cura la formazione e l'aggiornamento del proprio personale ispettivo nonché quello dell'Inps, dell'Inail e dell'Arma dei Carabinieri, distaccato presso gli ispettorati territoriali, attua i progetti in materia di vigilanza finanziati da fondi comunitari.
Per le attività a livello nazionale, coordina le vigilanze speciali (per esempio in agricoltura e luoghi turistici ad alta intensità) , anche attraverso la costituzione di appositi gruppi specializzati, nelle materie di competenza.

In materia di sicurezza sul lavoro, definisce gli obiettivi quantitativi e qualitativi delle verifiche ispettive sugli infortuni sul lavoro, coordina su tutto il territorio nazionale la vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nell'ambito delle competenze attribuite al ministero del lavoro.

Queste sono individuate dall'articolo 13 del Dlgs 81/2008 (testo unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro) e comprendono: le attività nel settore delle costruzioni edili e di genio civile, nei lavori mediante l'utilizzo di cassoni ad aria compressa, nei lavori per l'esercizio degli impianti ferroviari, nei lavori con esposizione alle radiazioni ionizzanti, nonché ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati (per esempio negli ambienti sospetti di inquinamento o confinati indicati dal Dpr 177/2011, attività in agricoltura con l'impiego di mezzi meccanici) che saranno stabilite con Dpcm su proposta del ministro del Lavoro.

Sempre in materia di sicurezza, la direzione centrale coordina i controlli previsti in relazione al recepimento delle direttive di prodotto (si tratta dei prodotti marcati CE). Delinea, altresì, le linee di indirizzo per lo sviluppo dei rapporti con il sistema delle Regioni e degli enti locali e per il coordinamento territoriale con i servizi ispettivi della Asl e delle agenzie regionali per la protezione ambientale al fine di realizzare interventi “sinergici” in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Cura i rapporti con l'Avvocatura dello Stato e con quella degli altri istituti, in particolare la gestione delle ordinanze ingiunzioni in sede di appello.

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