Adempimenti

Serve un ammortizzatore unico

di Giorgio Pogliotti

Servono «strumenti straordinari» per rispondere ad una emergenza eccezionale come quella tuttora in corso: i Consulenti del Lavoro riuniti, ieri in Piazza di Montecitorio, hanno rilanciato la loro proposta per l’istituzione di un ammortizzatore sociale unico con causale Covid-19 per tutte le indennità collegate all’emergenza sanitaria, in nome di una necessaria semplificazione degli strumenti di gestione della crisi.

In un corposo dossier sono evidenziate tutte le criticità emerse in questi mesi che «hanno visto proliferare testi normativi spesso incongruenti e circolari intempestive». In cima alle richieste c’è la predisposizione di un quadro normativo chiaro e stabile, di procedure informatiche semplici e la creazione di una “cabina di regia” di alto valore tecnico-giuridico. La priorità è assicurare una protezione universale dei lavoratori, prescindendo dal settore di attività e dal numero dei dipendenti del singolo datore di lavoro.

L’ammortizzatore sociale unico potrebbe poi essere implementato, ove ritenuto necessario, dalla bilateralità contrattuale ma sulla base di un’intelaiatura normativa stabile ed omogenea per evitare il proliferare di regolamentazioni differenti e quindi di complessa attuazione. «Proponiamo un’alternativa di immediata attuabilità - ha sottolineato la presidente del consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone - senza la presunzione che debba costituire “la” soluzione, ma con la consapevolezza, sorretta dall’esperienza maturata sul campo da decine di migliaia di professionisti, che possa tracciare la direzione corretta di un percorso di riforma il cui inizio non può più essere procrastinato».

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