di Rozza Alberto

La domanda

A seguito di licenziamento dichiarato nullo dal Giudice del Lavoro, il datore di lavoro è stato condannato al pagamento di indennità risarcitoria pari a 12 mensilià. Per quanto riguarda il suddetto calcolo, sono da ricomprenderci anche i ratei di mensilità aggiuntive e TFR oppure no? La suddetta somma è soggetta a tasse e contributi? Altresì, il lavoratore ha optato, in luogo della reintegra, per l'indennità sostitutiva pari a 15 mensilità. Sul seguente calcolo sono da includere i ratei di mensilità aggiuntive e TFR oppure no?

E’ necessario distinguere se il lavoratore è stato assunto dopo il 7 marzo 2015, ossia con le tutele crescenti oppure con la previgente normativa, dato che per i lavoratori assunti fino al 6 marzo 2015 le indennità risarcitorie si determinano prendendo in considerazione la retribuzione globale di fatto, mentre per i nuovi assunti utilizzando la retribuzione di riferimento utile per il calcolo del TFR. In merito alle voci retributive che devono essere incluse nella determinazione dell’importo da erogare al lavoratore, è necessario verificare il CCNL applicato dal datore di lavoro che solitamente prevede ciò che è incluso oppure no. In ogni caso, salvo che il contratto collettivo non preveda diversamente, nella retribuzione utile a determinare l’indennità deve essere incluso ogni compenso avente carattere continuativo. Per l’indennità risarcitoria pari a 12 mensilità si devono versare i contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino al giorno di effettiva reintegra. L’indennità inoltre è soggetta a imposte (tassazione separata per gli anni precedenti, tassazione ordinaria per il periodo d’imposta corrente). Invece l’indennità sostitutiva della reintegra pari a 15 mensilità è totalmente esente dal punto di vista contributivo, ma va assoggettata a tassazione separata.

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