L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Il computo dei soci di Srl nelle imprese artigiane

di Alberto Rozza

La domanda

In riferimento ai limiti dimensionali previsti dalla legge quadro per l’artigianato, chiediamo se i soci di Srl, nudi proprietari di quote senza diritto al voto, che svolgono regolare attività lavorativa all’interno dell’azienda, devono essere conteggiati come soci lavoratori.

Secondo l’articolo 5 della legge 443/1985, introdotto dalla Legge 57/2001, l'impresa costituita ed esercitata in forma di società a responsabilità limitata, operando nei limiti dimensionali, ha diritto al riconoscimento della qualifica artigiana ed alla conseguente iscrizione nell'albo provinciale, sempreché la maggioranza dei soci, ovvero uno nel caso di due soci, svolga in prevalenza lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo e detenga la maggioranza del capitale sociale e degli organi deliberanti della società. A sua volta l’art. 4 della medesima legge stabilisce che sono computati, tranne uno, i soci che svolgono il prevalente lavoro personale nell'impresa artigiana. Poiché l’usufruttuario di una quota di SRL, pur avendo diritto di voto, non è da considerare socio della società, infatti tale qualifica spetta solo al nudo proprietario, quest’ultimo dovrà essere computato ai fini del rispetto dei limiti dimensionali (Cass. n. 4/1987)

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