L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Covid-19:Bonus e congedo parentale

Alberto Bosco

La domanda

Un mamma dipendente ha chiesto il congedo parentale (per figlio minore di anni 12); il marito ha una partita iva ed esercita l’attività di NCC. La norma sancisce che il congedo spetta a condizione che nel nucleo familiare l'altro genitore non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività. Secondo voi il marito esercente l’attività di NCC avendo subito degli effetti economici negativi derivanti dal corona virus può richiedere l’indennità di 600 euro?

L’articolo 23 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, prevede il diritto dei genitori con figli fino a 12 anni di età di chiedere la fruizione di un apposito congedo, per il quale spetta un’indennità 50% della retribuzione più i contributi figurativi. Il co. 4 dispone che la fruizione di tale congedo è riconosciuta alternativamente a entrambi i genitori, per un totale complessivo di 15 giorni, ed è subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa o altro genitore disoccupato o non lavoratore. Stante il tenore letterale della norma, se la sua attività di NCC non è stata sospesa o non è cessata, la mera riduzione del giro d’affari non pare rientrare nella previsione normativa. Se lei ha i requisiti può però chiedere all’Inps il bonus di 600 euro.

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