Agevolazioni

Agevolazione fiscale per gli interventi anti Covid se previsti dalle linee guida

di Gianluca Dan

L'agenzia delle Entrate, con l'interpello 322/2021, fornisce chiarimenti sul tax credit per l'adeguamento degli ambienti di lavoro previsto dall'articolo 120 del decreto legge 34/2020 consistente in un credito d'imposta, in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80mila euro, relative agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid-19, destinato ai soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico indicati nell'allegato 1 al decreto Rilancio.

La società istante opera nel settore dell'organizzazione di convegni e fiere (codice Ateco 82.30.00) e nell'ambito delle misure per prevenire la diffusione del virus Covid-19 e per assicurare la sicurezza e salute degli ambienti di lavoro ai propri dipendenti, per favorire il distanziamento interpersonale, nonché per garantire un afflusso in sicurezza degli utenti alle strutture del quartiere fieristico, ha in programma di effettuare una serie di interventi, dei quali alcuni già in corso di esecuzione alla data di presentazione dell'interpello.

L'Agenzia ritiene agevolabili gli interventi di realizzazione di nuove aperture per favorire il ricambio d'aria e il deflusso dal padiglione e quelli relativi alla realizzazione di una rampa di accesso previa demolizione dell'esistente e opere di carpenteria per il cancello a chiusura in quanto appaiono finalizzati a «favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni» e a «riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti», organizzando se possibile «percorsi separati per l'entrata e l'uscita», secondo quanto prescritto dalle linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative vigenti all'atto di presentazione della domanda.

Le Entrate non considerano invece agevolabili le spese per l'intervento di ristrutturazione di una sala, in precedenza dedicata ad altre funzioni, quale locale per la registrazione dei partecipanti ai convegni che si terranno nell'ampia sala esistente all'interno della palazzina uffici, mediante opere edili e di impiantistica (opera descritta: rifacimenti dei pavimenti, degli impianti nonché apertura di un nuovo ingresso) in quanto non espressamente prescritte dalle linee guida.

La risposta delle Entrate arriva sul filo di lana perché il tax credit per l'adeguamento degli ambienti di lavoro, nella sua misura massima di 48mila euro, è calcolato sulle spese sostenute nel 2020 ed è utilizzabile dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 e non per tutto il 2021 come inizialmente indicato dalla norma istitutiva. La legge di Bilancio per il 2021 ha anticipato i relativi termini di utilizzo originariamente previsti dall'articolo 120 del Dl 34/2020 e anche quelli per esercitare l'opzione per la cessione del credito (spostata dal 31 dicembre al 30 giugno 2021).

La comunicazione delle spese agevolabili sostenute doveva essere inviata alle Entrate entro lo scorso 31 maggio e il relativo credito poteva essere utilizzato in compensazione in F24 dal giorno lavorativo successivo alla corretta ricezione della relativa comunicazione e in ogni caso a decorrere dal 1° gennaio 2021 e non oltre il 30 giugno 2021. La cessione, anche parziale, secondo l'articolo 122 del Dl 34/2020 potrà avvenire entro il 30 giugno obbligando i cessionari a utilizzarlo entro la stessa data.

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