Agevolazioni

Presentati 1.171 piani per i dirigenti, richiesta doppia della disponibilità

di Giorgio Pogliotti

Sono 1.171 piani formativi per un importo di quasi 14 milioni di euro - il doppio dei 7 milioni stanziati - che coinvolgono 3mila dirigenti, per oltre 140mila ore di formazione complessive, con 11.900 euro di finanziamento medio richiesto.

Sono questi i principali numeri dell’Avviso 1/2022 di Fondirigenti - il fondo interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti di Confindustria e Federmanager- dedicato alla “transizione resiliente” delle imprese con l’obiettivo di rafforzare le competenze manageriali per affrontare le grandi transizioni in atto e i repentini mutamenti economici. La quota più consistente di piani formativi (45%) riguarda l’acquisizione di “competenze per il cambiamento” (516), seguite dalle competenze per la “transizione digitale” (206), “gestione rischi e crisi” (197), “sostenibilità ambientale e sociale” (196), “competenze di giovani leader” (56). «Con questo Avviso – afferma il presidente di Fondirigenti, Carlo Poledrini – il Fondo conferma e rafforza la sua leadership nella lettura della fase economica e produttiva, grazie ad una costante azione di ascolto delle imprese, dei dirigenti e di tutti gli stakeholder. Una leadership cresciuta anche nel corso della crisi pandemica, che ha imposto, una volta di più, il valore delle competenze, a partire da quelle dei dirigenti, nella sfida competitiva».

A livello territoriale, la presentazione dei piani segue la geografia produttiva del Paese: il Nord Est fa registrare i migliori risultati (al primo posto l’Emilia, seguita dal Veneto, insieme alla Lombardia). In miglioramento il Sud (in prima posizione regione la Campania) che, dal 7% dello scorso anno sale all’11%. Per la prima volta, tutte le regioni vedono la presentazione di piani formativi, risultato reso possibile anche dall’intensa azione di promozione e diffusione realizzata dal Fondo in questi mesi.

Sul versante dimensionale, in evidenza le grandi imprese, alle quali fa riferimento circa metà delle proposte di piano formativo, e - anche se su valori inferiori - è da segnalare la crescita di partecipazione delle piccole imprese, la cui partecipazione è stata favorita dall’Avviso che ha previsto uno specifico punteggio aggiuntivo.

Molte imprese hanno utilizzato la possibilità dell’Avviso, di presentare piani in forma aggregata: ne sono stati attivati 128, per oltre metà sovraregionali, con il coinvolgimento di 509 imprese (da un minimo di tre ad un massimo di sei per aggregazione). Il dato è particolarmente significativo, considerando che per la prima volta con questo Avviso le imprese potevano aggregarsi indipendentemente dalla loro dimensione, territorio o settore di appartenenza, in funzione di motivazioni e di obiettivi di crescita condivisi e chiaramente descritti nelle proposte formative.

Adesso prende il via la valutazione dei piani, con l’obiettivo di selezionare i progetti di migliore qualità e pubblicare le graduatorie entro metà settembre, per accompagnare la ripartenza. «Una ripartenza che si presenta piena di incertezze ma anche piena di sfide – secondo il direttore generale del Fondo, Massimo Sabatini – che sarà tanto più resiliente e duratura quanto più sarà in grado di sfruttare fino in fondo il ruolo di fattore abilitante della formazione».

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